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Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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Ancora 2 infortuni mortali in Veneto

Ancora due infortuni mortali in Veneto, regione che nel 2023 era al secondo posto per quanto riguarda il numero degli infortuni mortali: la Cgil e le categorie esprimono cordoglio e solidarietà nei confronti delle famiglie colpite dal lutto.

Silvana Fanelli, Segretaria regionale Cgil Veneto con delega su Salute e Sicurezza: “Le persone che lavorano continuano a morire, spesso per gli stessi motivi. Gli ultimi due infortuni che si sono verificati in questi giorni riguardano entrambi il settore dell’agricoltura e sono stati entrambi causati da macchine: serve più impegno sul fronte della formazione e sulla sicurezza dei mezzi. A proposito dell’incidente mortale avvenuto in Valvisdende, servono inoltre interventi normativi, anche a livello regionale, per rendere obbligatoria l’iscrizione all’albo delle imprese forestali da parte delle aziende che operano in aree boschive così da poterne verificare i requisiti minimi, indispensabili per svolgere un’attività così delicata e pericolosa, spesso affidata in appalto ad aziende provenienti da Paesi limitrofi”.

Sebastiano Grossele, Segretario generale Flai Belluno: “Da più di un anno e mezzo stiamo chiedendo alla Prefettura l’attivazione di un tavolo permanente sulla sicurezza, anche alla luce degli aumenti delle attività nelle aree boschive, da Vaia in poi. L’attivazione del tavolo è diventata sempre più urgente anche per l’intensificarsi degli interventi di abbattimento degli alberi per via del Bostrico: vista la difficoltà ad attivare una capillare vigilanza per via del contesto particolare e dei cantieri mobili, oltre a rafforzare la capacità di azione degli enti di vigilanza serve anche agire anche con filtri a monte, stabilendo una serie di requisiti minimi, sia di dotazione tecnologica sia di formazione, per le imprese che entrano in bosco. É necessaria in buona sostanza una regia territoriale in grado di monitorare il lavoro che si svolge nei boschi in termini di regolarità e sicurezza, anche e soprattutto in considerazione della enorme varietà e diversificazione delle imprese che operano in un contesto oggettivamente più complesso e rischioso di molti altri”.

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