CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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Il 25 Aprile parte la raccolta firme per i referendum abrogativi: cambiamo le norme che hanno impoverito il lavoro!

Il 25 aprile in tutte le province del Veneto, e nel resto d’Italia, parte la campagna di raccolta firme per i 4 referendum abrogativi proposti dalla Cgil per cambiare le norme che riguardano licenziamenti, compreso il job acts, tempi determinati e appalti.

L’obiettivo è mettere fine a quei provvedimenti normativi che nel tempo hanno impoverito lavoratrici e lavoratori, rendendoli meno tutelati, anche dal punto di vista della sicurezza, e più precari.

“Le camere del lavoro provinciali hanno allestito banchetti in tutti i territori in occasione della festa della liberazione, una giornata da celebrare oggi più che mai: una giornata di festa e di lotta, che abbiamo scelto come simbolo per dare il via alla campagna di raccolta firme che proseguirà anche nei prossimi tre mesi – spiega Tiziana Basso, Segretaria generale Cgil Veneto – E’ chiaro che questo modello di sviluppo e di fare impresa va cambiato, perché non si può continuare a lavorare ed essere sempre più poveri, tra precarietà, part time involontario, lavori in appalto e subappalto senza tutele, non si può continuamente temere di perdere il posto o, ancora peggio, di non ritornare a casa dopo il lavoro”.

25 aprile in Veneto: dove si firma

Belluno: Gron di Sospirolo, Centro ricreativo Prà della Melia dalle 11.00

Padova: dalle 9:30 in Piazza delle Erbe

Rovigo: Pontecchio Polesine dalle 15.30 fino alle 22.30.  Alla mattina a Stienta e Porto Tolle

Treviso: Piazzetta Aldo Moro e Via Alzaia (incrocio Via dei Roveri) dalle 15 alle 19

Venezia: Campo del Ghetto Novo e Piazza Ferretto (Mestre) dalle 10 alle 12:30; Mira, Piazza 9 martiri dalle 10; Piazza Mazzini a Camponogara; in Corso Silvio Trentin a San Donà di Piave e Portogruaro, sul Liston.

Verona: dalle 14 fino alle 23 presso la Festa provinciale antifascista “È festa d’Aprile” al Parco della Provianda

Vicenza: 9.30 in Contrà del Monte

Si potrà anche firmare digitalmente su: www.cgil.it/referendum

Nello specifico, ecco cosa vogliamo e come ottenerlo tramite il referendum abrogativo:

  1. Dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo

Cosa vogliamo cancellare?

Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015

  1. Innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti

Cosa vogliamo cancellare?

Il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite

  1. Superare la precarietà dei contratti di lavoro

Cosa vogliamo cancellare?

La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee

  1. Rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti

Cosa vogliamo cancellare?

La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore

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