CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

Cerca
Close this search box.

VENETO NANOTECH STA ARRIVANDO AL CAPOLINEA, IL SINDACATO LANCIA APPELLI, CHIEDE INCONTRI, MA NESSUNO RISPONDE

I 50 ricercatori pronti ad azioni dimostrative, mentre chiedono di attivarsi anche ai candidati alla presidenza della Regione.Con una lettera inviata la settimana scorsa sia all’Amministratore unico della società, sia agli Assessori regionali Donazzan, Ciambetti e Coppola, la Cgil ha chiesto un incontro urgente per evitare che il 31 maggio (data ultima fissata per la ricapitalizzazione) segni la fine senza appello di Veneto Nanotech, la società di ricerca e sviluppo partecipata, oltre che dalla Regione Veneto (socio di maggioranza), dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dalla Camera di Commercio di Venezia, da Confindustria e Confartigianato veneti.

I tempi sono strettissimi e le preoccupazioni dei 50 ricercatori alle stelle, ma i tempi dei rappresentanti delle istituzioni sembrano altri e finora nessuno ha risposto alla richiesta del sindacato di riunirsi attorno ad un tavolo per valutare come almeno transitare Veneto Innovazione fino al dopo elezioni ed all’insediamento del nuovo governo regionale.

“E’ intollerabile – sostiene il Segretario Generale della Filcams Cgil del Veneto, Emilio Viafora – questa totale indifferenza e sottovalutazione circa i destini di una struttura di eccellenza che opera da 10 anni nel Veneto, che vanta riconoscimenti e collaborazioni in ambito internazionale, che rappresenta un elemento fondamentale per veicolare fondi europei (horizon 2020) altrimenti inattivabili, e che di recente ha visto la sottoscrizione di 350.000 euro da parte della stessa Regione. Fondi decisamente insufficienti, ma che risulterebbero buttati dalla finestra qualora si lasciasse chiudere Veneto Nanotech.

Se gli Assessori ed il nuovo Amministratore Unico, dottor Vencato, non hanno nemmeno il tempo per incontrare i rappresentanti dei lavoratori a fronte di una situazione così emergenziale, si assumeranno tutte le responsabilità non solo nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie, ma anche verso le tante imprese venete che hanno questa struttura a proprio riferimento ed anche verso la futura Amministrazione regionale cui semmai spetterebbe decidere sui destini di Veneto Nanotech”.

Oltre alla scadenza sulla ricapitalizzazione, ricorda il sindacato, vi è anche una scadenza (31 maggio) relativa ai contratti di collaborazione di un quarto degli addetti, cosa che porterebbe comunque ad un forte rallentamento delle attività mettendo anche per questa via in ginocchio il Centro di ricerca.

“Auspichiamo – conclude Viafora – che qualcuno nella Giunta Veneta recepisca il nostro messaggio e si arrivi in tempi rapidissimi all’incontro. In caso contrario i lavoratori entreranno in mobilitazione dando vita ad azioni di lotta

Un invito lo rivolgiamo anche ai candidati alla Presidenza della Regione affinchè si pronuncino sulla vicenda e si facciano carico per una soluzione del problema”.

 

Continuando a navigare sul sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.