La situazione di Veneto Nanotech è fortemente critica. L’azienda, che non paga più gli stipendi da agosto, è avviata al concordato preventivo, ma nuovi ostacoli stanno sorgendo lungo la strada volta a scongiurare la fine totale e senza appello di quello che era stato un punto di eccellenza per il Veneto e che tuttora può presentare motivi di interesse.
Mentre la Regione ha chiuso i rubinetti, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha chiesto la restituzione di finanziamenti legati ad alcuni progetti e, in aggiunta, a metà ottobre scadono i termini per lo sfratto esecutivo del Laboratorio di Marghera, Nanofab, ospitato al Vega. Come mai – viene da chiedersi – il Presidente della Regione, giustamente presente davanti ai problemi del lavoro come in Elettrolux, di fronte al dramma di Veneto Nanotech, che è una partecipata regionale, non ha dato nessuna risposta alle richieste di incontro sollecitate dal sindacato? Intenzionati a non veder morire per soffocamento questa realtà, tra l’indifferenza inaccettabile di chi fino ad ieri l’ha esibita come un gioiello, e a non lasciare soli lavoratori dalle alte professionalità, Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno organizzato un’ assemblea di tutti i dipendenti di Veneto Nanotech (Padova, Rovigo e Venezia) per l’8 ottobre, alle ore 13, a Padova nella sede del Cnr, in corso Stati Uniti n. 4.