“Su Ideal Standard abbiamo raggiunto un risultato importante, ma siamo solo a metà dell’opera”

“Su Ideal Standard abbiamo raggiunto un risultato importante, ma siamo solo a metà dell’opera”

Dichiarazione di Denise Casanova, segretaria generale Filctem Cgil Belluno

La proficua collaborazione tra le Istituzioni locali e nazionali (dall’Amministrazione comunale alla Regione, al Ministero dello Sviluppo economico), la mobilitazione della società civile bellunese, i sindacati che non si sono arresi a un destino che sembrava ineluttabile, soprattutto le lavoratrici e i lavoratori che, a costo di grandi sacrifici, hanno tenuto in piedi l’azienda anche nei momenti più difficili: è grazie a tutto questo che si è raggiunto l’accordo su Ideal Standard. 

Un accordo che può fare scuola anche per gli altri casi simili, sia sul nostro territorio che fuori dai confini regionali.

Abbiamo, tutti insieme, creato le condizioni per una reindustrializzazione, per mantenere un tessuto produttivo che nella provincia di Belluno rischia sempre più di venire lacerato, indebolito, disperso, con conseguenze pesantissime sull’occupazione e sul futuro di centinaia, se non migliaia di famiglie.

Siamo però solo a metà dell’opera, perché adesso va trovato un acquirente, un imprenditore con un piano industriale in grado di garantire la continuità produttiva e tutti i posti di lavoro.

Abbiamo bisogno di un’azienda interessata a sviluppare la produzione che la professionalità e la passione delle lavoratrici e dei lavoratori hanno garantito per tutti questi anni.

Sarebbe davvero imperdonabile per il sistema economico regionale e nazionale perdere quelle professionalità e rinunciare a una fetta così importante e qualificata del mercato.

I vantaggi ci sono tutti, le condizioni sono le più favorevoli, adesso non va lasciato nulla di intentato per completare il salvataggio e per offrire una prospettiva cui sono interessati non solo i dipendenti di Ideal Standard, ma tutta la società bellunese e veneta. 

Come sindacati garantiamo lo stesso impegno profuso fin qui. Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare il lavoro a metà”.

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