LA LETTERA APERTA SOTTOSCRITTA DALL’ASSEMBLEA DEI PORTUALI, “Il Lavoro ama Venezia” RIPARTIRE DAL LAVORO.
Con la giornata di sciopero dei portuali di Venezia e Chioggia del 7 ottobre si vuole esprimere la grande preoccupazione rispetto il calo del lavoro di questi mesi e l’incertezza sulla soluzione dei problemi che ne pregiudica il rilancio.
In questo periodo di emergenza sanitaria e dal lockdown si è attuata una “resistenza ” che ha permesso al porto di funzionare e di garanti re al territorio gli approvvigionamenti con tutti gli strumenti legislativi e contrattuali possibili.
Centinaia di lavoratori in cassa integrazione da marzo scorso, alcuni come i lavoratori del settore crocieristico a zero ore, e pesanti ricadute sul salario e sulle famiglie.
Si spera di ripartire il prima possibile, entro qualche mese, ma nel frattempo le commesse commerciali non riprendono anzi, e i problemi di accessibilità nautica dei porti non si sono ancora risolti.
• La manutenzione dei canali portuali , che si sta parzialmente facendo in emergenza, non è definitiva e deve esserci una soluzione strutturale con il protocollo fanghi e il loro conferimento
• Le crociere che stanno sperimentando una ripresa nazionale non programmano di venire a Venezia nei prossimi mesi e si spera nella prossima stagione 2021 , nel frattempo si attende una soluzione transitoria e poi definitiva sugli approdi crocieristici
• Le imprese terminaliste sono incerte sul rinnovo delle concessioni portuali e sui loro programmi di investimento per i prossimi anni e l’ADSP ha un Commissario da qualche mese e serve quanto prima la nomina di un Presidente autorevole
• Quando funzionerà il MOSE tra qualche settimana non è chiaro come si manterrà l’attività portuale con la sua chiusura ed il blocco dei transiti delle navi, la conca di Malamocco deve essere efficiente e ristrutturata, e la procedura di alzo delle paratoie deve tenere conto dei traffici portuali.
Si devono trovare soluzioni entro breve tempo a problemi aperti da molti anni e da molti governi ed è importante che l’intera Città sia a fianco del lavoro del porto e più complessivamente del lavoro.
Il lavoro ama Venezia e il suo rilancio deve partire dal lavoro.
La mobilitazione dei portuali è una parte importante del lavoro dei Veneziani e dai Veneziani chiediamo sia sostenuta.
Entro qualche mese, la situazione rischia di precipitare e come Sindacati – assieme ai lavoratori- lotteremo per difendere l’occupazione ed il futuro del lavoro, vogliamo farlo assieme alla Città e a tutte le forze Istituzionali e politiche che lo difendono.