La votazione al Senato sullo Ius Soli è saltata, valutato che sarebbe mancata la maggioranza dei voti. Per la Cgil è un atto di debolezza culturale e politica.
Il disegno di legge sulla cittadinanza è dunque scomparso dal calendario dei lavori di Palazzo Madama e lo sarà almeno per tutto il mese di settembre. Il capogruppo dei senatori Pd, Luigi Zanda, ha confermato l’obiettivo di approvare il provvedimento ma, ha detto, “serve una maggioranza che ora al Senato non c’è”.
“Ancora una volta il governo fa marcia indietro su un tema che è innanzitutto un principio di civiltà”, commenta Giuseppe Massafra, segretario confederale della Cgil. “Il rinvio dell’approvazione dello Ius Soli – dice – è un atto grave che dimostra debolezza culturale e politica sulle questioni legate all’integrazione di persone che risiedono stabilmente nel nostro Paese e di cui si sentono pienamente cittadini.
Proseguiremo quindi la nostra mobilitazione – aggiunge Massafra – costruendo alleanze nella società.
Sono un milione gli italiani in attesa che venga loro riconosciuta la cittadinanza. Abbiamo dunque un milione di buoni motivi per chiedere l’immediata approvazione della legge.
Basta rinvii. Non vogliamo più aspettare”.