Sono venuti in 500 da tutto il Veneto i lavoratori delle mense ospedaliere per manifestare davanti alla sede della Regione di Palazzo Grandi Stazioni a Venezia contro il nuovo bando per l’affidamento della preparazione dei pasti negli ospedali e nelle sedi sanitarie che di fatto porterà alla chiusura delle attuali mense, alla perdita di centinaia di posti di lavoro, ad un abbassamento della qualità del cibo che arriverà precotto, ad un affollamento della rete viaria su cui dovrà passare una miriade di camion e furgoni per portare, mezzogiorno e sera, oltre 18.000 pasti dal punto di cottura alle varie destinazioni.
Muniti di cartelli, striscioni, bandiere hanno lanciato slogan e improvvisato discorsi, sollecitando alla Regione un incontro – che alla fine avverrà nella tarda mattinata – per spiegare le loro ragioni e chiedere il rispetto del protocollo firmato dalla stessa Regione con il sindacato sugli appalti nella sanità nel 2014.
La giornata di protesta ha riguardato anche il contratto nazionale che ha coinvolto l’intera categoria del comparto turismo e di quello multiservizi, in sciopero per 8 ore. Una manifestazione nazionale si è svolta a Roma cui hanno partecipato numerosi lavoratori veneti.