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FINANZIARIA REGIONALE: 2 MILIONI DI EURO IN MENO PER LE FASCE PIU’ DEBOLI. LO SPI PRONTO A PROTESTE CLAMOROSE

 

socialeUna manovra vergognosa, che taglia quasi 2 milioni di euro alle fasce più deboli e in particolare agli anziani. Siamo pronti a clamorose proteste davanti a Palazzo Balbi per impedire che queste scelte passino, mettendo in ginocchio migliaia di pensionati veneti”. Rita Turati, segretaria dello Spi-Cgil del Veneto, attacca la legge di stabilità regionale, contestando in particolare i tagli al sociale previsti dall’esecutivo di Luca Zaia che colpiranno soprattutto gli over 65.

Lo Spi del Veneto si unisce dunque alla protesta delle opposizioni e, calcolatrice alla mano, mette in risalto le variazioni nelle previsioni di spesa previste nel progetto di legge numero 11 sulla “razionalizzazione della spesa regionale”. I risultati? A dir poco inquietanti.

Partiamo dal fondo regionale per la non autosufficienza, da sempre al centro delle battaglie da parte dei sindacati dei pensionati: meno 210 mila euro. Poi, meno 570 mila euro per i progetti di integrazione sociale delle persone disabili, adulte e anziane. Altri 360 mila euro di tagli per i servizi sempre riservati a disabili, anziani e adulti. E 700 mila euro in meno di trasferimenti per favorire il servizio civile delle persone anziane.

Siamo contenti che Zaia, di fronte alle proteste dell’opposizione, abbia deciso di rinviare il voto sulla manovra alla prossima settimana. In ogni caso è inconcepibile questo modo di far politica – continua Turati – Quando tagli sul welfare e in particolare quando togli risorse alle famiglie più in difficoltà, come anziani e pensionati, crei una frattura sociale difficilmente sanabile. A Luca Zaia chiediamo: quali sono le sue politiche a favore dei più deboli, anziani e dei pensionati in testa? Lo sa il nostro Presidente che in Veneto migliaia di over 65 vivono sotto la soglia della povertà? Se passeranno questi tagli, protesteremo davanti a palazzo Balbi e porteremo con noi anche i diretti interessati, gli anziani e i pensionati vittime di queste scelte scellerate”.

In tale contesto, lo Spi del Veneto aderisce anche alla campagna lanciata da “change.org” contro i tagli del finanziamento di 400 mila euro a favore dei Centri Antiviolenza decretato dalla Regione Veneto. “Una scelta incredibile, di fronte all’ampia diffusione del fenomeno che riguarda la violenza contro le donne – commenta Rita Turati – La Giunta, con la giustificazione di rimpolpare i fondi per le emergenze, sta tagliando tutti quei finanziamenti dedicati alle persone più vulnerabili, e alle categorie sociali che più necessitano di un supporto strutturale da parte delle Istituzioni. Zaia se la prende giustamente con il Governo centrale accusandolo di eccesso di decisionismo. Di procedere con tagli lineari senza ascoltare nemmeno le Istituzioni. Ma qui si procede allo stesso modo: si contrappongono diritti, gli alluvionati contro i disabili, gli anziani contro i dipendenti delle Province. E lo si vuole fare in fretta, senza confrontarsi con nessuno, ad elezioni terminate. Bella coerenza.”

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