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Comunicato Stampa unitario sulla privatizzazione delle Poste

La presentazione del Piano d’Impresa in Poste Italiane arriva in concomitanza con la ulteriore cessione di azioni al mercato da parte dell’attuale Governo, destando molte preoccupazioni alla compagine sindacale della categoria.

In questi mesi abbiamo più volte denunciato le insidie sociali ed occupazionali che si nascondono dietro questa “manovra finanziaria”: dalla antieconomicità della stessa, in cui lo Stato rinuncia ad incassare un dividendo che nel giro di pochi anni supererà quanto incasserebbe con questa quota di privatizzazione, al rischio di porre in mano ad investitori istituzionali, spesso stranieri, le decisioni sulla gestione dei risparmi e dei dati di milioni di cittadini. Abbiamo chiesto un incontro presso il MEF, ma siamo ancora in attesa di una convocazione, sempre tardiva e tale da ingenerare dubbi sulla tenuta occupazionale di questa azienda.

Su questo punto, infatti, da quanto leggiamo dal Piano d’Impresa presentato, emerge già chiara la previsione di un taglio occupazionale che, come abbiamo denunciato più volte in questi mesi, rischia di tradursi in un automatismo già visto nel passato, secondo l’assioma basato sull’aumento dei ricavi tramite taglio del costo del lavoro e conseguente contrazione dei servizi offerti ai cittadini.

I numeri di Poste Italiane in Veneto sono importanti:

  • 976 Uffici Postali
  • 45 Centri di recapito
  • 99 Uffici zonali di recapito
  • 7 centri logistici/smistamento
  • 8250 dipendenti a tempo indeterminato ai quali si aggiungono più di 500 dipendenti a tempo determinato

Tanti sono i motivi per chiedere alle lavoratrici ed ai lavoratori una massiccia mobilitazione che partirà da questo pomeriggio con la convocazione di tutti quadri sindacali di categoria e proseguirà con un percorso di assemblee in tutti posti di lavoro a partire dal 6 maggio: il percorso si definirà quindi con una grande manifestazione che si svolgerà a Venezia il 18 maggio e si svilupperà di pari passo con l’evolversi della situazione. Nel frattempo, abbiamo chiesto un incontro al Presidente di Regione Luca Zaia e al Presidente di ANCI Veneto Mario Conte auspicando che ci ricevano al più presto. Le lettere inviate sono in allegato.

Lettera al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia

Lettera al Presidente ANCI Veneto Mario Conte

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