ANCORA SENZA CONTRATTO DOPO 24 MESI. IL 15 APRILE SCIOPERA IL TURISMO

ANCORA SENZA CONTRATTO DOPO 24 MESI. IL 15 APRILE SCIOPERA IL TURISMO

“A 24 mesi dalla scadenza del contratto, a pochi giorni dall’inaugurazione di EXPO 2015 e a qualche mese dal Giubileo Straordinario quasi un milione di lavoratori sono ancora senza contratto.Sono gli addetti delle mense, dei bar e ristoranti, delle agenzie di viaggio, degli alberghi di Confindustria e dei tour operator, degli stabilimenti balneari e degli associati a Confesercenti”. Si apre così il volantino con cui Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil indicono lo sciopero del settore turismo per l’ intera giornata di mercoledì 15 aprile con tre manifestazioni nazionali, a Milano, Roma e Taormina.

A Venezia la protesta sarà arricchita dal passaggio lungo i canali cittadini del “battello del turismo”, un vaporetto che vuole accendere i riflettori sul precariato esistente nel settore. Il 9 ed il 10 aprile percorrerà la città dal Tronchetto a piazza San Marco.  

La mobilitazione dei lavoratori del turismo in Italia si intreccerà anche con la giornata di protesta globale “Global Fast-Food Workers’ Action Day” indetta dal sindacato mondiale del turismo a tutela dei diritti dei lavoratori dei fast food.

“Il settore del Turismo da sempre ritenuto importante a parole, ma nei fatti mai veramente valorizzato, non può prescindere dal lavoro delle persone che quotidianamente vi operano”, sostengono le organizzazioni sindacali che denunciano come in due anni e mezzo di trattative per il contratto le controparti abbiano sempre mirato ad un solo obiettivo: “far pagare i costi della crisi unicamente ai lavoratori, chiedendo loro di cedere diritti e tutele quali, ad esempio, gli scatti di anzianità, i permessi individuali, la malattia”.

In più Fipe Confcommercio ed Angem si sono spinte oltre, disdettando il CCNL del Turismo, “atto gravissimo e illegale” che ha avuto il solo effetto di inasprire il confronto in atto.
“Tutto ciò si sta consumando nel silenzio delle Istituzioni e del Governo – denunciano ancora i sindacati – che quando parlano di EXPO 2015 non fanno altro che evidenziarne le straordinarie opportunità, salvo poi dimenticarsi che chi lavorerà nei padiglioni della Esposizione Universale lo farà senza le tutele normative e salariali che solo un Contratto di Lavoro rinnovato può offrire”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil osservano come nel comparto il lavoro sia sempre più fragile, “chiamato ora anche a dover fronteggiare il problema delle penalizzazioni introdotte dal governo per i lavoratori stagionali dal nuovo sistema di ammortizzatori sociali (Naspi). E poi, le continue terziarizzazioni e l’utilizzo di forme contrattuali precarie rischiano di rendere l’offerta turistica non all’altezza di un mercato sempre più competitivo”.

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