CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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ALIMENTARISTI IN SCIOPERO PER IL CONTRATTO

SCIOPERO ALIMENTARISTI FLAIOndata di scioperi in tutte le industrie alimentari della regione. Oggi, 22 gennaio, il giorno più caldo con fermate della maggior parte delle aziende venete del settore, quali Gruppo Aia, Coca Cola, Rana, Bauli, San Benedetto, San Pellegrino, Recoaro, Purina.
Il tutto mentre i primi scioperi di questi giorni (Zignago, Peroni, Aia di Vazzola) hanno visto adesioni pressoché totali dei lavoratori.
In ballo il rinnovo contrattuale in un settore che non ha conosciuto crisi ma dove l’associazione datoriale propone un peggioramento delle condizioni di lavoro, esige più flessibilità e arretra sul salario.

Venerdì 29 gennaio nuovo sciopero (questa volta di 8 ore) di tutti i 35.000 lavoratori veneti della categoria con iniziative anche esterne.

Questo il comunicato delle segreterie di flai cgil, fai cisl, uila uil del veneto sulla vertenza.

“Nella notte del l’11 gennaio si sono rotte le trattative per il rinnovo del CCNL dell’industria alimentare scaduto il 30 novembre 2015, l’arroganza di Federalimentare è stata quella di continuare a dire NO su punti fondamentali del contratto, dopo ben 14 incontri in ristretta.
Il contratto interessa 400.000 lavoratori sul livello nazionale e almeno 35.000 sul livello Veneto, dove sono presenti settori di eccellenza come il dolciario, le bibite e l’avicolo.
Di fronte alla delegazione formata da 150 delegati Federalimentare non è stata in grado di argomentare il suo no, si è limitata a ripetere ancora una volta la necessità di un contenimento dei costi da realizzarsi attraverso la sovrapposizione dei cicli negoziali, nazionale e di secondo livello, destrutturando in questo modo la contrattazione decentrata, quella aziendale e territoriale:

  • Non sono riusciti a fare una proposta complessiva sul salario, precisando solo di non voler concedere aumenti nel 2016;
  • hanno chiesto l’abolizione degli scatti di anzianità senza specificare come si può recuperare il mancato riconoscimento di professionalità, determinato dal blocco della classificazione;
  • hanno proposto il congelamento del premio di produzione;
  • vogliono l’aumento della flessibilità a costo zero e aumento del periodo di calcolo della durata media settimanale dell’orario di lavoro, compreso lo straordinario,  da 4 a 6 mesi;
  • non sono interessati alla richiesta di costituzione di “comunità di sito” e cioè ad una contrattazione di sito per tutti i lavoratori presenti in uno stabilimento ed anzi chiedono di abrogare le norme sugli appalti;
  • vogliono applicare integralmente il Jobs Act, sia sul demansionamento che sui licenziamenti sia individuali che collettivi, senza  preoccuparsi che nelle aziende ci sono regimi legislativi diversi per i lavoratori assunti prima e dopo il 7 marzo 2015.

ISCIOPERO ALIMENTARISTI FLAIn Veneto affermano Andrea Zanin-Renzo Pellizzon-Nicola Storti, Segretari Generali Veneti di Fai-Flai-Uila i comparti dell’industria alimentare hanno mantenuto in questi anni buoni risultati dal punto di vista delle vendite. I settori dell’agroalimentare godono di buona salute i dati sui bilanci aziendali lo confermano.
Ad esempio nei quattro principali comparti (dolciario, bevande, avicolo, lattiero caseario) seppure costantemente esposti a forte competizione sia a livello nazionale che estero, il fatturato è cresciuto mediamente dal 2011/2015 come è cresciuta l’occupazione.

Abbiamo pertanto deciso:

  • l’immediato blocco dello straordinario e di tutte le flessibilità;
  • assemblee in tutti i luoghi di lavoro;
  • un pacchetto di 4 ore di sciopero gestito dalle RSU, da farsi entro il 22 gennaio;
  • una giornata nazionale di 8 ore di sciopero per venerdì 29 gennaio.

Nel territorio veneto dove dal 12 gennaio sono partite le assemblee stiamo raggiungendo quote significative di presenza di lavoratori e lavoratrici nelle decine e decine di assemblee che si stanno susseguendo con rapidità crescente.

Dove sono state già fatte le iniziative di lotta la partecipazione è stata alta:

  • Santa Margherita spa gruppo Zignago – blocco della produzione e partecipazione del 100% allo sciopero di 4 ore;
  • Birra Peroni – blocco totale della produzione nelle 2 ore di sciopero il 20 e ulteriore blocco totale di produzione oggi 21 con altre 2 ore di sciopero, adesione al 95%;
  • Aia di Vazzola – grande manifestazione difronte ai cancelli e adesione allo sciopero all’80%;
  • Nelle prossime ore gli aggiornamenti, ma il vento soffia nella direzione giusta, si prevede per il 29 gennaio una grande partecipazione allo sciopero nazionale di otto ore, a questo punto se i gruppi industriali e le aziende che contano in Federalimentare alzano la voce e si fanno sentire, possiamo ancora farcela a fare in tempi brevi un buon contratto, in caso contrario continueremo con la lotta.”

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