Non solo le domeniche, ma ora anche il diritto di sciopero! Con pesanti interferenze e pressioni sui lavoratori alcune catene della distribuzione, quali le cooperative e Despar ed Interspar, stanno tentando di dissuadere i propri dipendenti dall’ effettuare lo sciopero proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs per sabato 7 novembre a sostegno del rinnovo del contratto, scaduto da 23 mesi.
La trattativa è arenata sulle pretese di Federdistribuzione, Cooperative e Confesercenti di avere ancora più mano libera sul personale e tagliare salario e diritti.
Lo sciopero – alla cui preparazione i lavoratori si presentano decisi e numerosissimi – vuole spingere per una ripresa del negoziato su basi accettabili che favoriscano il colloquio tra le parti.
“E’ evidente – commenta Emilio Viafora, Segretario Generale della Filcams Cgil del Veneto – che queste indebite pressioni nei confronti dei lavoratori non fanno altro che inasprire il clima e mostrano un volto aggressivo da parte delle aziende che, dopo che sui tempi di vita dei propri dipendenti, ora vogliono interferire anche sui loro diritti di civiltà e le loro “armi di difesa” quali lo sciopero.
Come organizzazioni sindacali invitiamo i responsabili nazionali delle aziende in questione a mettere fine a questi atteggiamenti che non favoriscono il colloquio tra le parti.
Ci meravigliamo soprattutto per le cooperative, nate su basi mutualistiche e solidaristiche, che stanno manifestando un inaccettabile atteggiamento padronale che mal si concilia con la storia e la ragione di essere della cooperazione”.
PESANTI PRESSIONI SUI LAVORATORI DEL COMMERCIO DA PARTE DELLE AZIENDE PERCHE’ NON SCIOPERINO
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