REFERENDUM: ASSEMBLEA A VENEZIA

REFERENDUM: ASSEMBLEA A VENEZIA

referendum_2_quesitiSi è svolta il 3 febbraio l’assemblea generale delle delegate e dei delegati della Camera del Lavoro Metropolitana di Venezia  che ha posto le basi per l’apertura della campagna sui due referendum promossi dalla Cgil sulla responsabilità negli appalti e sui voucher.
“Ormai questi due referendum non sono più della Cgil ma di tutti: lavoratori, pensionati, disoccupati e specialmente giovani che devono entrare nel mondo del lavoro in questo Paese” ha sottolineato Enrico Piron, segretario generale della Cgil di Venezia. “Rimane l’amarezza per la esclusione di un altro importante referendum quello sull’articolo 18, ma noi siamo abituati a rispettare le decisioni della Magistratura anche se stiamo lavorando per un ricorso presso gli organi della giurisdizione europea contro la disciplina legislativa  italiana per verificare la compatibilità con il diritto comunitario”

Insieme ai due referendum la Cgil porta avanti la Carta dei Diritti Universali del Lavoro. Che con un milione e 300mila sottoscrizioni è stata depositata in Parlamento e che la Cgil richiede una rapida discussione nelle due Camere.

Piron  ha voluto subito coniugare Carta dei Diritti e i due referendum con la situazione locale per rafforzarne il valore: “Parlo della nostra proposta per il territorio che è il nostro Piano del Lavoro e dell’attività di analisi e di proposta che le nostre categorie dovranno pianificare in breve tempo e volta ad aprire discussioni sui temi della rigenerazione, della sostenibilità, della connessione, dell’innovazione della solidarietà e dell’equilibrio”. “Questa azione –  continua il Segretario –  ci permetterà di recuperare la centralità nel dibattito locale e metropolitano, autorevolezza nelle varie questioni che da troppo tempo coinvolgono la popolazione sui temi dello sviluppo e autonomia nelle dispute sempre più attuali, sulle rinnovate istanze di separazione del territorio. La Camera del Lavoro ora ha una posizione su tutti i temi, facciamola vivere”.

Proprio in questo senso si sono ricordate le centinaia di assemblee e di presenze nei luoghi di lavoro e nei territori per la raccolta delle firme e nella promozione delle istanze della Cgil.
“Il nostro impegno, ancora una volta, sarà di tenere tutto assieme e di presentare coerentemente il nostro progetto di Paese” – ha ricordato Piron-  Dall’ 11 gennaio noi siamo in campagna referendaria, da quando cioè la Corte Costituzionale ha giudicato ammissibili 2 dei 3 quesiti referendari che abbiamo proposto: il quesito sull’abolizione dei voucher e il quesito sul pieno ripristino della responsabilità solidale negli appalti. Dobbiamo essere consapevoli tutti e da subito, che questa sarà una campagna referendaria lunga, difficile, faticosa, ma soprattutto appassionante”.

Per adesso non c’è  ancora la data precisa del voto. Sarà tra il 15 aprile e il 15 giugno, se non ci saranno avvenimenti elettorali nel corso dell’anno. Altrimenti si allungheranno i tempi. “Ma si faranno; nessuno pensi il contrario. Con i nostri 2 referendum offriamo a tutti una possibilità di riscatto e di cambiamento più complessivo” ha chiosato Piron. “A cominciare dai temi specifici che sono oggetto dei due quesiti: due temi, due condizioni, due realtà tutt’altro che marginali e secondarie, visto che riguardano milioni di lavoratori e lavoratrici in Italia, e decine di migliaia solo nella nostra Provincia”.

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