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21 MARZO: DA LOCRI A VERONA CONTRO LE MAFIE

Nell’ambito della Giornata della Memoria dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia che ha visto il principale appuntamento a Locri, si è svolta una manifestazione di carattere regionale a Verona cui ha aderito e partecipato con una nutrita delegazione la Cgil.
L’iniziativa, promossa da Libera, vede la partecipazione di una miriade di associazioni ed organizzazioni unanimi nel chiedere una cultura della legalità e determinate, anche attraverso il ricordo delle vittime di mafia, a non arrendersi al silenzio e all’indifferenza.


La data del 21 marzo è stata riconosciuta dalla Camera dei Deputati che ha approvato, in via definitiva, la legge che istituisce la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Alla manifestazione di Verona ha partecipato una folla numerosa, con tanti studenti, cittadini, pensionati ed è stata contrassegnata da tanta musica e molte testimonianze. L’intervento di apertura è stato svolto Roberto Tommasi, responsabile regionale di Libera.
Il corteo, partito alle 9.15, ha raggiunto piazza Bra dove dopo i discorsi da palco sono stati letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie. Emozionante il collegamento con Locri luogo scelto a simbolo del ricordo delle vittime della mafia dove si è svolta la manifestazione principale tra le 4.000 iniziative tenutesi in tutta Italia.

Intanto sull’indegno attacco a Don Ciotti, fondatore di Libera, e al vescovo Monsignor Oliva è intervenuta la Cgil nazionale. “Condanniamo – scrive il segretario confederale Giuseppe Massafra – quelle parole intimidatorie e saremo alla manifestazione nazionale di Libera e Avviso Pubblico per ribadire ancora una volta che la nostra battaglia continua e che l’unica strada per avere ‘più lavoro’ è quella della legalità e dei diritti. Non sono la ‘ndrangheta, lo sfruttamento, la violenza, la corruzione e il malaffare a poter dare risposte ad un territorio come la Calabria. Sono necessarie invece cultura della legalità, sviluppo, buona occupazione e pieni diritti. Ed è necessario impegno per sconfiggere una piaga che ormai attraversa tutto il Paese. Un impegno che la Cgil mette in campo ogni giorno e che continuerà e si allargherà ancor di più dopo intimidazioni come quella di oggi”.

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