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“TERRORISMO TRAMITE LA PIAZZA”: UN’ASSURDITÀ

Il Consiglio regionale del Veneto ha avviato le audizioni su una proposta di legge statale di iniziativa regionale che mira ad introdurre nel nostro ordinamento il reato di “terrorismo tramite la piazza”, omologando al terrorismo manifestazioni di protesta violente o episodi di violenza negli stadi: un’abnormità di marca prevalentemente leghista, volta ad acquisire consenso in determinate fasce di elettorato (quello della pistola facile e delle pratiche da far west) e che alla fine non prevede nulla più che aggravamenti di pena.

“Riteniamo non utile, ma al contrario pericoloso e controproducente, introdurre termini come la parola terrorismo assolutamente non appropriate rispetto alla materia che si vuol trattare” ha ribadito nel corso dell’audizione il Segretario regionale del Silp Cgil (sindacato di polizia), Fabio Malaspina.
“Con il termine terrorismo – ha chiarito – si indica l’uso di violenza illegittima attraverso il compimento di attentati, rapimenti, dirottamenti di aeromobili, navi o altri mezzi, al fine di incutere un terrore generalizzato in una intera società, per destabilizzarne i principi, le regole, la vita civile e ordinata.
Ribadito ciò, possiamo convenire sulla necessità di perorare, discutere e proporre misure di maggior tutela degli operatori delle forze di polizia in contesti, quali le manifestazioni di piazza, per le quali il Silp Cgil è attento, disponibile e attivo da sempre, ma, appunto, operando una cesura netta, terminologica, tra terrorismo e manifestazioni in luogo pubblico o manifestazioni sportive”.
Quanto agli articoli della proposta, è illusorio pensare di garantire l’incolumità degli appartenenti alle Forze dell’Ordine mediante l’introduzione di pene più severe. Le norme esistono già, il problema è riuscire a farle rispettare in contesti delicati come pubbliche manifestazioni o eventi sportivi.
C’è semmai la necessità di una migliore prevenzione ed organizzazione e su questo piano il confronto può utilmente proseguire. Ma non è quello di cui parla questa proposta di legge su cui il parere è “totalmente negativo”.

Le osservazioni del Silp Cgil

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