Martedì assemblee in tutte le sedi Inail del Veneto. Carenze di personale, sommate ad investimenti tecnologici che anziché snellire hanno complicato le procedure, stanno producendo una situazione pesantissima nell’istituto preposto alla salute e sicurezza nel lavoro: un compito importantissimo anche a fronte della crescita di incidenti e morti sul lavoro che si sta verificando anche in regione. Sulla vicenda CGIL CISL UIL del Veneto sono intervenuti con la seguente nota.
MIGLIORARE LA QUALITÀ DEI SERVIZI OGGI COMPLESSIVAMENTE EROGATI.
Martedì 2 luglio in tutte le sedi INAIL (Istituto nazionale per la assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali) del Veneto e del resto d’Italia saranno svolte assemblee sindacali dalle ore 11.00 alle ore 13.00, per chiedere il rilancio dell’attività istituzionale dell’Inail per offrire all’utenza servizi efficaci e di elevata qualità; una concreta politica di valorizzazione del personale dell’Istituto attraverso nuove assunzioni e una più avveduta gestione dello strumento informatico a supporto delle attività e non motivo di aggravio, lentezza e frustrazione.
Si tratta di una prima iniziale
forma di protesta nazionale contro la politica testardamente attuata dai
vertici aziendali verso il personale e l’attuazione altrettanto caparbia di
inadeguati e frettolosi investimenti tecnologici. Due scelte incomprensibili in
grado di ridurre i servizi destinati alle imprese ed ai lavoratori e di
modificare in peggio la utilità e qualità delle attività svolte per la tutela
contro gli infortuni sul lavoro e le politiche di prevenzione.
Quale esempio tipo non esaustivo di
investimenti informatici al contrario, segnaliamo l’acquisto dallo scorso mese
di maggio della procedura e denominata ADR HR Solutions 2014, relativa alla
gestione delle presenze e dell’orario di lavoro.
A differenza della precedente procedura
quella nuova produce in forma istantanea il cartellino delle presenze e gli
immediati riepiloghi che al contrario sono diventati rilevabili mediante un
percorso procedurale di maggiore durata temporale. Pertanto, con la nuova
procedura, al contrario di quanto solennemente affermato, non solo non sono
state liberate risorse umane da utilizzare per le attività istituzionali, ma è
stato sottratto molto tempo proprio agli operatori delle attività istituzionali
obbligati ad una procedura involutiva, riduttiva e meno funzionale rispetto
alla precedente.
In sintesi danni per tutti tranne per i fortunati venditori di un prodotto di
ormai ridotto appeal commerciale.
Come
se non bastasse, anche in Inail, come in tutte le PP.AA la drastica diminuzione
del personale, effetto dello scellerato e ultradecennale blocco indiscriminato
delle assunzioni, sta mettendo in seria crisi la garanzia del servizio e la
qualità dello stesso, nonostante il disperato bisogno di lavoro dell’intero
paese. Recenti soluzioni tecnologiche hanno aumentato anziché diminuire e
semplificare le procedure e rese incerte e non affidabili le informazioni
gestite, con una ricorrenza purtroppo quotidiana della interruzione dei
collegamenti.
I lavoratori si scusano per i disagi
procurati ai cittadini, ma la protesta rivendica il mantenimento della
consolidata efficienza e qualità dei servizi INAIL erogati a vantaggio dei
lavoratori e della loro sicurezza, delle imprese e del sistema paese.
Non intendiamo in alcun modo assistere passivamente allo smantellamento della più antica struttura pubblica dello stato sociale del nostro paese, da sempre autofinanziata ed in grado contribuire al bilancio dello Stato con oltre un miliardo di euro l’anno di saldo attivo. Assunta Motta della FP CGIL Veneto ricorda che nel frattempo gli infortuni aumentano, così come riferito dal presidente dell’INAIL il 26 giugno in Parlamento; gli infortuni mortali denunciati per l’anno 2018 sono stati 1.218, in aumento rispetto all’anno 2017 del 4%; e così pure nel primo quadrimestre 2019 gli infortuni mortali risultano in aumento rispetto al pari periodo del 2018 del 5,9%. Per unanime ed oggettivo riconoscimento la informatizzazione attuata presso l’INAIL risulta tra le più antiche e consolidate della Pubblica Amministrazione italiana, pertanto le denunce del personale non costituiscono una burocratica resistenza alla innovazione, bensì una decisa e ferma richiesta di innovazione utile, competitiva, davvero migliorativa dell’esistente.