CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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VENETO STRADE: REGIONE RISPONDA!

Stato di agitazione in Veneto Strade a fronte delle preoccupazioni per il futuro, alimentate ora dall’annuncio della Regione che dal primo dell’anno sarà tolto il servizio per la provincia di Belluno. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti chiedono un immediato confronto e chiarezza.

Di seguito il loro comunicato in relazione alla vicenda: “Ma alla Regione Veneto interessano le nostre strade?

Ancora senza soluzione il destino di Veneto Strade che chiude l’anno con nessuna certezza per il futuro, con molti soggetti che sulla stampa dicono di essere interessati, in realtà senza nessun vero pretendente.
Le organizzazioni sindacali unitariamente hanno chiesto da tempo l’apertura di un tavolo di discussione con la Regione e a tutt’oggi ancora niente di concreto, soprattutto nessun coinvolgimento diretto di chi rappresenta i lavoratori sempre più preoccupati per il proprio destino.

Il 23 dicembre in occasione dell’assemblea dei dipendenti le organizzazioni sindacali hanno condiviso una nuova strategia affinché la questione diventi prioritaria e sia affrontata con la volontà di dare risposte concrete ai lavoratori ed ai cittadini che le strade le attraversano.
L’assemblea ha così deciso di confermare lo stato di agitazione, chiedere audizione immediata alla Regione Veneto, e denunciare agli organismi preposti la violazione degli standard di sicurezza del personale che opera su strada, pesantemente sotto organico.

Risulta ancora più inaccettabile continuare a leggere sulla stampa le presunte sorti dell’azienda e il futuro dei lavoratori senza un trasparente confronto con le proprietà istituzionali che in maniera contraddittoria arrancano senza trovare una soluzione al problema.
Non è CAV, non è ANAS, non è AUTOVIE, non sono le Province, non è la Regione, ma chi “comanda” in questa azienda? E chi pagherà i servizi indispensabili per la collettività di questo territorio?
Per quanto è ancora possibile avere azionisti istituzionali che non sono conseguenti alle loro responsabilità e portano all’agonia un’azienda che ha sempre svolto bene il proprio servizio?

È urgente, è improcrastinabile che chi ha la massima responsabilità istituzionale, a cominciare dalla Regione, trovi un’immediata soluzione e chi non ci sta esca.
Si riconferma con forza lo stato di agitazione dei lavoratori e non accetteremo forzature su occupazione, o reddito sena lottare!”

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