CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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Sciopero Nazionale Autoferrotranvieri e Internavigatori: presidi a Belluno, Padova, Venezia, Verona

In Veneto: 6.000 lavoratori, oltre 30 aziende, 63 contratti di servizio, 477 milioni di passeggeri

A 3 anni dalla scadenza del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, e dopo gli scioperi dell’8 febbraio e del 26 marzo scorsi, le associazioni datoriali Asstra, Anav e Agens – pur avendo ricevuto importanti risorse governative per affrontare e sostenere gli effetti della pandemia (2,8 miliardi circa, a copertura dei mancati ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio), e nonostante le ulteriori norme legislative a sostegno del settore (che hanno riconosciuto l’invariabilità dei corrispettivi dei contratti di servizio in ragione dei minori chilometri effettuati durante le fasi di riduzione dei servizi stessi) – continuano a non voler riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori del settore il diritto al rinnovo del CCNL, al miglioramento delle condizioni lavorative, normative e salariali.

Le lavoratrici e i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, dall’inizio della pandemia e per tutta la sua durata, con l’atteggiamento professionale che da sempre li contraddistingue, non si sono mai tirati indietro e hanno costantemente garantito il diritto costituzionale alla mobilità di ogni cittadino, spesso lavorando in condizioni non adeguate a garantire la loro sicurezza e l’incolumità.

Per queste ragioni, FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FAISA CISAL – UGL FNA chiedono la copertura economica del triennio 2018 – 2020 e l’avvio del confronto per il rinnovo normativo ed economico del CCNL.

Vista l’indisponibilità dimostrata finora, hanno indetto il terzo sciopero nazionale di 24 ore per martedì 1 giugno.

In Veneto si terranno 4 presidi: in piazza Duomo a Belluno (dalle ore 10.00); in via Rismondo a Padova, davanti alla sede di Busitalia (dalle ore 11 alle 12), in calle XXII Marzo a Venezia, davanti alla sede del Consiglio regionale (dalle ore 10 alle 13). In piazzale Stazione a Verona (dalle ore 9.30 alle 12)

Insieme alla Fit Cisl e alla Uiltrasporti, abbiamo scritto – dichiara Renzo Varagnolo, Segretario Generale FILT CGIL Veneto – all’assessore regionale ai Trasporti, Elisa De Berti, per chiedere un incontro, sottolineando l’importante contributo delle lavoratrici e dei lavoratori nella gestione della fase pandemica e della ripresa (soprattutto per il trasporto scolastico).

Siamo consapevoli delle difficoltà anche delle aziende, soprattutto per la mancanza delle entrate del turismo, ma riteniamo che ciò non giustifichi il mancato rinnovo del CCNL, mentre altri lavoratori dei trasporti che hanno sofferto la stessa crisi sociale ed economica, hanno rinnovato il loro contratto, come i Portuali, la Logistica e Trasporto Merci, i Marittimi, i Ferrovieri, eccetera.

Domani saremo ricevuti dai rappresentanti del Consiglio regionale, ai quali rappresenteremo le motivazioni della protesta, le specificità del Veneto (che conta: 6.000 lavoratori, oltre 30 aziende, 63 contratti di servizio, 477 milioni di passeggeri) in questa vertenza nazionale.

Vogliamo un reale ammodernamento delle norme contrattuali, per superare bassi salari e garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, unitamente al miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche attraverso una profonda riforma del settore, che favorisca le aggregazioni delle oltre 900 aziende esistenti, per uno sviluppo del settore che elimini diseconomie, inefficienza, sprechi, aumentando la qualità del servizio e del lavoro.

Proseguiremo la protesta con sempre maggiore forza e convinzione finché non otterremo risultati, nella consapevolezza che purtroppo il disagio maggiore sarà come sempre sulle spalle dei lavoratori, che ne dovranno sopportare il sacrificio economico, e dei cittadini, che ne soffriranno l’impatto sulla loro liberà di movimento”.

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