Per la difesa della vita e della sicurezza di ognuno nel posto di lavoro, cresce la mobilitazione di Cgil Cisl Uil del Veneto che hanno avuto un primo incontro con la Regione e le varie associazioni datoriali all’inizio della settimana e si preparano per un secondo appuntamento lunedì prossimo.
Intanto per sabato 26 maggio Cgil Cisl Uil hanno organizzato una manifestazione regionale a Padova.
Migliaia e migliaia di lavoratori da tutto il Veneto arriveranno a bordo di pullman e di treni ed il sindacato prevede una grande partecipazione, anche a fronte dell’altissimo livello di sensibilità ed attenzione emerso in questi giorni nelle fabbriche, nei cantieri oltre che in tanti settori del terziario, un settore che si è rivelato assai meno immune da questa piaga rispetto al passato.
- concentramento in Piazzale della Stazione alle ore 9.00 da dove partirà il corteo alle ore 9.30.
- percorso: V.le Codalunga, P.le Mazzini, via Giotto, via Matteotti, Largo Europa. Martiri della Libertà, Piazza Insurrezione, Via EF di Savoia
- arrivo in PIAZZA GARIBALDI dove si terranno i comizi dei Segretari generali di Cgil Cisl Uil del Veneto, Christian Ferrari, Gianfranco Refosco, Gerardo Colamarco. Accanto a loro, porteranno la propria testimonianza tre delegati sindacali rappresentativi di Acciaierie Venete, del settore edile e degli operatori dello Spisal.
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ALTRI 3 MORTI SUL LAVORO IN UNA SETTIMANA IN VENETO
Rispetto all’ultima rilevazione effettuata venerdì scorso è ulteriormente cresciuto il numero delle vittime sul lavoro in Veneto che, con 33 eventi mortali, si attesta di gran lunga coma la prima regione italiana per morti sul lavoro. E Treviso, con 10 morti, è la provincia più colpita d’Italia.
L’elenco lo fa l’Osservatorio Indipendente di Bologna che monitora le morti che avvengono solo all’interno dei posti di lavoro (non in itinere), indipendentemente dall’attività svolta o dall’assicurazione di riferimento (dunque non solo l’Inail).
LE VITTIME
Il 23 maggio Flavio Santoro è morto annegato in un canale mentre stava leggendo dei contatori.
Il giorno lunedì 21 moriva cadendo in una trituratrice l’agricoltore Ennio Molese di 56 anni.
È morto il 23 maggio, dopo dieci giorni di sofferenza, Ezio Bagalini di 61 anni, un piccolo imprenditore che era caduto da un’impalcatura. Ha lottato dieci giorni tra la vita e la morte, ma purtroppo non ce l’ha fatta.
“Insomma niente di nuovo, la strage continua inesorabile – scrive l’Osservatorio Indipendente di Bologna – In Italia siamo già a 277 morti sui luoghi di lavoro e almeno altrettanti sono morti sulle strade”.
I NUMERI
VENETO 33 – Venezia (6), Belluno (2), Padova (2), Rovigo (1), Treviso (10), Verona (8), Vicenza (4)