– cala l’occupazione, cresce la precarizzazione (90.000 contratti a termine, 56.000 al lavoro con i voucher, 14.000 collaboratori e partite Iva, 32.000 attivazioni annue di stage e tirocini);
– aumenta il part time involontario arrivato a interessare un giovane su tre;
– le retribuzioni sono basse: 13.797 euro lordi all’anno la media.
Meno occupati, più poveri e più precari: i giovani in Veneto vedono peggiorare le proprie condizioni anno dopo anno, non solo a causa della crisi ma anche di un mercato del lavoro che tende a scaricare le flessibilità soprattutto sulle nuove leve.
In regione dal 2011 al 2014 i ragazzi fino a 29 anni con un contratto di lavoro dipendente sono calati del 17,4% (da 321.282 a 265.533). Un ridimensionamento che si scarica principalmente sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato, scesi nello stesso periodo del 22,8% (da 226.757 a 175.013), mentre il numero di contratti a termine resta sostanzialmente stabile (poco più di 90.000 all’anno) e si configura come uno zoccolo strutturale della flessibilità lavorativa.
LAVORO DIPENDENTE NEL VENETO – GIOVANI FINO A 29 ANNI
2014 | 2011 | diff. | diff. % | |
totale dipendenti | 265.533 | 321.282 | -55.749 | -17,4% |
di cui | ||||
tempo indeterminato | 175.013 | 226.757 | -51.744 | -22,8% |
contratti a termine | 90.520 | 94.525 | -4.005 | -4,2% |
Il calo dei rapporti di lavoro, soprattutto a tempo indeterminato, è costante e progressivo negli anni ed avviene ad un livello così accelerato di fronte al quale le varie misure adottate dai Governi sono solo riuscite in parte a frenare, ma non ad invertire la tendenza. Gli stessi sgravi contributivi introdotti dal Governo Renzi (il cui effetto, fortemente incentrato sul 2015, sarà difficilmente ripetibile) hanno prodotto nell’anno appena trascorso poco più di 12.000 (stima) nuovi contratti a tempo indeterminato tra i giovani; una cifra insufficiente a colmare il calo (-16.000) registrato tra il 2014 ed il 2013. Sul piano più generale non c’è stato un analogo aumento del numero degli occupati poiché in molti casi è trattato di trasformazioni di rapporti già esistenti.
ANDAMENTO DEI LAVORATORI DIPENDENTI FINO A 29 ANNI IN VENETO
totale tempo indeterminato
2010 329.480 283.846
2011 321.282 226.757
2012 303.035 212.804
2013 278.014 191.327
2014 265.533 175.013
Non si tratta solo di quantità; tra i giovani veneti con il passare del tempo peggiora nettamente la qualità occupazionale. Ciò è dovuto da un lato all’incremento della precarietà (legato oltre che all’incidenza dei contratti a termine, anche al boom dei voucher che per il 43% interessano i giovani e che aumentano al ritmo del + 60% all’anno – 2015 compreso – ed alla crescita costante di stage e tirocini, raddoppiati rispetto al 2008 e tuttora in aumento), e d’altro lato all’ incremento progressivo dei rapporti a part time che tra il 2011 ed il 2014 hanno visto questa modalità salire dal 24% al 31%.
INCIDENZA DEL PART TIME INVOLONTARIO TRA I GIOVANI VENETI
2014 | 2011 | |
lavoratori a part time | 82.322 | 77.415 |
% part time su dipendenti | 31,0% | 24,0% |
VOUCHER: UN LAVORO SOPRATTUTTO PER GIOVANI
percentuale giovani su totale dipendenti: 19%
percentuale giovani con lavoro a voucher su totale voucher: 43%
Le retribuzioni sono basse ed il salario medio percepito nella regione da un giovane fino a 29 anni con contratto di lavoro dipendente è – basandosi sui dati Inps – di 13.797 euro, che salgono a 16.402 per un tempo indeterminato e si riducono a 8.102 euro per un part time. Per chi fa un lavoro accessorio (voucher) va molto peggio e la media retributiva su cui vengono versati i contributi all’Istituto Previdenziale è di 596 euro all’anno con conseguenze nefaste sulle pensioni future.
RETRIBUZIONI MEDIE DEI GIOVANI DIPENDENTI IN VENETO
Retribuzione media lorda annua 13.797
Tempo indeterminato 16.402
Part time 8.102
Contratti a termine 8.431
Complessivamente, i giovani tra i 15 e 29 anni che lavorano in Veneto sono il 55% (il 43% escludendo il lavoro con i voucher e gli stage). Una quota decisamente bassa che, combinata con la poco invidiabile condizione occupazionale e retributiva spinge molti a trasferirsi all’estero. Ormai l’ emigrazione dei giovani italiani è una costante e non si tratta solo di cervelli in fuga, ma sempre più di tanti ragazzi che vanno a cercare altrove (e definitivamente, come mostra la crescita delle cancellazioni di residenza) nuove opportunità per vivere e lavorare, impoverendo il nostro tessuto sociale, per altro sempre più vecchio.
I GIOVANI AL LAVORO IN VENETO (ANNO 2014)
dipendenti 265.533
di cui a termine 90.520
collaboratori e professionisti* 20.000
artigiani e commercianti 22.000
lavoro accessorio (voucher) 55.810
stage e tirocini attivati nell’anno** 31.400
totale giovani che hanno lavorato 394.743
popolazione 15-29 anni 708.309
% giovani che hanno lavorato 55%
di cui
giovani con rapporti precari 191.730
% giovani con rapporti precari 49%
*senza casse professionali
**dato di flusso, verosimilmente molto vicino a quello di stock nell’anno solare di riferimento
CANCELLAZIONI DI RESIDENZA DAL VENETO PER L’ESTERO
2008 | 2011 | 2014 | |
totale | 7.845 | 9.528 | 13.961 |
di cui italiani | 3.872 | 4.596 | 7.903 |