La Cgil scende nelle piazze di tutte le principali città sabato prossimo, 10 novembre, insieme ai centri antiviolenza, associazioni, sindacati, Ong, movimenti, comitati formatisi ad hoc, per dire “no” al disegno di legge del senatore leghista Pillon (noto per le sue posizioni contro unioni civili, teorie gender e aborto). Il ddl, insieme agli altri tre disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, “rischia di trasformare la separazione e l’affido dei figli minori in un campo di battaglia permanente” e va ritirato.
“Come abbiamo più volte denunciato – dichiara la Cgil – si tratta di un ddl maschilista e classista, che vuole riformare il diritto di famiglia sovvertendone alcuni principi cardine che tutelano donne e figli.
Vuole riportare le donne indietro di cinquant’anni, non mette al centro il benessere dei bambini, ostacola la separazione rendendola di fatto accessibile solo a persone con reddito elevato, manca nella tutela dei diritti dei minori e soprattutto delle donne in situazioni di abusi e violenza”.
Gli organizzatori prevedono una mobilitazione massiccia, che attraverserà tutte le regioni, dal Nord al Sud della penisola, con sit in, cortei e incontri pubblici.
Intanto la petizione lanciata su Change.org da Dire (Donne in rete contro la violenza) ha raggiunto quasi le 100 mila firme”.