È stata siglata la bozza d’accordo per il rinnovo del CCNL per i lavoratori delle cooperative di pesca che interessa più di 20.000 addetti.
“Un risultato importante – dichiara Antonio Pucillo della Flai Cgil – che arriva dopo oltre tre anni di confronto e che porta significativi cambiamenti. Per la prima volta nella pesca viene infatti inserita, per i soci lavoratori, la retribuzione su base mensile; inoltre, per i dipendenti il conguaglio viene portato da tre a due mesi, incrementando l’anticipo mensile che passa da 70% a 80%.
Il rinnovo porta ad un riallineamento delle retribuzioni alla situazione attuale del settore.
Viene poi finalmente affermato il divieto di licenziamento in caso di infortunio o malattia eliminando il fenomeno, più volte denunciato, per cui – per effetto delle norme vigenti nel settore – i lavoratori che si ammalavano o si infortunavano venivano licenziati. Dopo la firma di questo contratto, il lavoratore deve essere reimbarcato alla fine del periodo di convalescenza”.
“A tutela del welfare – spiega Pucillo – è stato inserito un importante strumento con l’avvio del fondo sanitario integrativo Filcoop. Altro elemento qualificante, in un settore dove la sicurezza e la formazione continua rivestono una funzione importante, è l’aver ottenuto un monte di ore retribuite destinate ad esse”.
“Ovviamente – spiega Pucillo – siamo consapevoli che il contratto non rappresenta la soluzione di tutti i mali che affliggono la pesca italiana. Da tempo denunciamo ingiustizie e lacune che vedono ad esempio negati ai lavoratori della pesca alcuni diritti come il riconoscimento di lavoro usurante e malattie professionali che per il settore ancora non sono tabellate dall’INAIL. Come grave è la mancanza di un sistema di ammortizzatori sociali che intervenga nei casi di crisi o per questioni meteo marine avverse”.