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MERCATONE UNO AMMESSO  ALLA PROCEDURA DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

mercatoneUnoPer il sindacato si tratta di “un passo in avanti rispetto al Concordato preventivo. Ora ci aspettiamo un piano industriale che garantisca un futuro all’azienda e la tutela dell’occupazione”. Particolare attenzione  alla vicenda viene da Padova dove i 75 lavoratori del Mercatone Uno sono particolarmente esposti. Questo il comunicato stampa dei segretari di categoria padovani:

Questa mattina, presso il Ministero dello Sviluppo economico, è stato firmato dal Ministro Guidi il provvedimento che ammette il Gruppo Mercatone Uno alla procedura di Amministrazione Straordinaria, con la conseguente nomina di tre commissari straordinari (Vincenzo Tassinari, Ermanno Sgaravato e Stefano Coen). Si tratta dell’applicazione della legge Marzano, che prevede questo tipo di intervento per imprese con oltre 500 dipendenti e più di 300 milioni di debiti.

“Si tratta di un passo avanti – hanno dichiarato Cristian Vicoletti, Daniele Salvador, Fabio Paternicò delle  segreterie provinciali della Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs di Padova – rispetto alla procedura di concordato preventivo.

Ci auguriamo che il Governo segua con la massima attenzione possibile il destino di un’azienda che impiega in tutto il Paese centinaia e centinaia di lavoratori.

Attendiamo un piano industriale all’altezza della tradizione dell’azienda, in grado di tutelare innanzitutto l’occupazione. Solo nella nostra provincia lavorano nelle sedi di Curtarolo, Noventa padovana e Tribano 75 dipendenti.

Continueremo la nostra mobilitazione in difesa dei lavoratori fino a quando la situazione non si normalizzerà con la vendita ad un’acquirente in grado di investire sul futuro dell’azienda.

Dopo i tantissimi disoccupati causati dalla crisi economica di questi anni nel nostro territorio, non possiamo permetterci la chiusura di un’impresa così importante, in cui sono impegnate persone con una eccellente professionalità che hanno sempre fatto fino in fondo, con passione e dedizione, il loro lavoro.

Per questo ci auguriamo che anche le Istituzioni locali, i comuni interessati e innanzitutto la Regione, si mobilitino a difesa della presenza di Mercatone Uno nel nostro territorio e nelle altre province venete”.

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