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Martedì sciopero e manifestazione a Mel per il lavoro, a partire da Acc Wambao

Mentre nuove ombre si profilano nel settore bancario dopo l’annuncio shock del piano Unicredit che con una mano taglia 8.000 posti di lavoro e con l’altra distribuisce fior di dividendi agli azionisti, mentre al Ministero per lo Sviluppo sono aperti 160 tavoli di crisi ancora senza soluzione, si assiste ad un crescendo di multinazionali che, prive di qualsiasi rapporto con il territorio, spostano produzioni, chiudono aziende, cancellano posti di lavoro.
La vicenda della Acc Wambao di Mel è in questo senso emblematica e sarà proprio attorno a questa fabbrica, che la proprietà cinese vuole chiudere, che si mobiliteranno i metalmeccanici di Fim Fiom Uilm di Belluno e del Veneto.
In difesa di Acc e per sollecitare politiche di sviluppo industriale e di contrasto alle crisi, hanno indetto per martedì 10 dicembre uno sciopero di 8 ore in tutta la provincia di Belluno ed una manifestazione a Mel in cui confluiranno delegazioni di tutte le aziende della provincia, a partire da quelle in difficoltà, e delegazioni di metalmeccanici da tutto il Veneto, dando così un tono anche regionale alla giornata di lotta per il lavoro e contro la chiusura di Acc.
La manifestazione prevede un corteo in partenza alle ore 9,30 dalla piazza di Mel (Borgo Valbelluna), con arrivo e comizi nel piazzale di Acc Wambao. Qui prenderanno la parola Stefano Cesa, sindaco di Borgo Valbelluna, Michele Ferraro, per Fim Fiom Uilm bellunesi, Rudy Roffarè, per Cgil Cisl Uil di Belluno, rappresentanti delle Rsu di Acc-Wambao, Safilo e Ideal Standard, per concludere con l’intervento di Antonio Silvestri, per Fim Fiom Uilm del Veneto.
Nella stessa giornata saranno molte le mobilitazioni in Italia per contrastare le crisi e sollecitare al Governo politiche di sviluppo e di difesa della qualità del lavoro, a partire dalla manovra finanziaria. Tra le altre, è prevista una manifestazione nazionale organizzata da Cgil Cisl Uil a Roma in piazza Santi Apostoli, con delegazioni anche dal Veneto.

Questo il comunicato delle segreterie di Fim Fiom Uilm di Belluno sulla vertenza Acc Wambao ed i motivi dello sciopero e della manifestazione:

LE LAVORATRICI E I LAVORATORI METALMECCANICI DI BELLUNO IN SCIOPERO PER IL LAVORO

La multinazionale cinese Italia Wanbao ACC ha comunicato alle RSU e alle OO.SS di FIM FIOM UILM di Belluno la decisione di chiudere lo stabilimento di Mel. Dopo le promesse di piani industriali mirabolanti, di investimenti ed assunzioni, la realtà vissuta dai lavoratori di quell’azienda è stata costellata di cassa integrazione, licenziamenti e riduzione del salario.
Oggi dopo 5 anni di proprietà cinese e dopo l’esperienza fallimentare dei fondi di investimento speculativi, quella che prima di queste gestioni incapaci e predatorie, era un’azienda solida e profittevole e che ancora oggi produce compressori di qualità, sembra destinata alla chiusura! Noi non ci rassegniamo ad un destino di incertezza e precarietà, lottiamo per il posto di lavoro e per un futuro dignitoso
La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Wanbao è la lotta di tutte e tutti i lavoratori e le lavoratrici bellunesi.
La crisi della Wanbao colpisce un territorio già ferito dalla crisi. La provincia di Belluno ha già vissuto continue ristrutturazioni aziendali che hanno decimato importanti realtà territoriali. In cui le chiusure dell’Invensys e della Ferroli hanno già compromesso il tessuto industriale del territorio. A ciò si aggiungono le preoccupazioni che riguardano anche altri settori importanti quali quello dell’occhialeria ed in particolare dalla minacciata ristrutturazione alla Safilo, che potrebbe comportare centinaia di licenziamenti.
Non possiamo rassegnarci ad un destino di desertificazione industriale e di impoverimento del territorio che avrebbe ricadute drammatiche su tutti i lavoratori e le lavoratrici oggi le multinazionali decidono le sorti di migliaia di lavoratori senza assumersi nessuna responsabilità nei confronti dei lavoratori e delle comunità, dall’ ILVA alla Embraco, dalla Whirpool alla ACC Wanbao, la storia è sempre la stessa: sfruttamento, spogliazione e macerie.

Serve che la politica intervenga con decisione muovendo le leve in suo possesso, impedendo che le multinazionali continuino ad operare senza alcun impegno e responsabilità.
Serve un’idea ed una pratica di politica economica e industriale, basata sugli investimenti pubblici e privati oggi del tutto assenti.

Il lavoro è un elemento fondativo della nostra Repubblica. La nostra Costituzione tutela il diritto al lavoro e i diritti dei lavoratori per far rispettare questi principi fondamentali che oggi i metalmeccanici sono in sciopero.

SIAMO TUTTE E TUTTI LAVORATORI WANBAO ACC!

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