Lavoratori della Croce Rossa manifesteranno sabato 14 marzo a Jesolo contro la vendita della sede ed il pericolo per l’occupazione e la tenuta dei servizi nel veneto.
“Il primo anno di privatizzazioni è stato rovinoso, con ribassi di quasi l’84%” dicono i segretari regionali di FP Cgil e Cisal Vanin e Bisignano. “Ora – affermano – la vendita del complesso di Jesolo non s’ha da fare”.
Per questo saranno al presidio che si terrà sabato dalle 10 alle 12 davanti alla sede della Croce Rossa in via Levantina a Jesolo.
Questa la dichiarazione di Vanin e Bisignano:
“Con d. Lgs. 178/2012 “Riorganizzazione dell’Associazione Italiana della Croce Rossa Italiana” ha avuto inizio il processo di privatizzazione dell’Ente.
Nei programmi di Governo della CRI a privatizzazione avrebbe dovuto portare efficienza e risanamento economico ma fino ad oggi ha solo messo in ginocchio ciò che resta di una grande tradizione e la CRI ha potuto festeggiare i suoi 150 anni di storia smarrita tra incapacità politico-gestionale e macerie finanziarie.
Per la Corte dei Conti il primo anno di privatizzazione ha comportato un aumento del disavanzo superiore al 200% e la vendita degli immobili, che doveva essere finalizzata al risanamento, è stata rovinosa con ribassi di quasi l’84%, procurando un ricavo di soli 6 milioni a fronte di stime dei beni di oltre 36 milioni di euro.
Un patrimonio economico, oltre che culturale e ambientale, inutilmente alienato.
La confusione normativa, testata nelle più disparate sedi di governo politico-amministrative, è l’effetto di un processo riorganizzativo disarticolato e approssimativo, che produce la perdita di servizi, che mettono a rischio il ruolo autenticamente ausiliario, che la Croce Rossa ha rivestito fino ad oggi nell’assistenza sanitaria e sociale su tutto il territorio nazionale.
Nella fase storica attuale, che vede il nostro Paese impegnato in prima linea nella gestione di fenomeni di migrazione di massa di portata epocale, non riusciamo a comprendere come si sia potuto lasciare che un Ente, che unico avrebbe potuto fornire una risposta organica alla gestione delle problematiche logistiche e sanitarie dell’accoglienza, si sia potuto disgregare in una miriade di “minuscoli feudi” incapaci di operare sinergicamente.
I lavoratori della Croce Rossa Italiana del Veneto per i quali si prospetta l’alienazione del complesso immobiliare di Jesolo, più che probabilmente anch’esso oggetto di offerte d’acquisto al massimo ribasso, dal dicembre 2014 sede unica di lavoro dei dipendenti della CRI del Veneto, manifesteranno il giorno 14/03/2015, dalle ore 10.00 alle 12.00, di fronte alla sede della Croce Rossa Italiana Comitato Regionale del Veneto, via Levantina, 100 Jesolo, per ribadire la loro preoccupazione per la possibile perdita della sede di lavoro, dei livelli occupazionali e delle attività sin qui svolte”.
FP CGIL CISAL
Stefano Vanin Ferdinando Bisignano