4.000 alloggi pubblici non assegnati o inagibili, migliaia di persone in difficoltà nel pagamento dei canoni, sblocco degli sfratti, taglio del fondo a sostegno degli affittuari: anche il Veneto è in emergenza abitativa
Emilio Viafora, al termine del congresso regionale del sindacato degli inquilini della Cgil, è stato eletto segretario del Sunia.
Nel suo intervento ha affrontato i temi legati all’emergenza abitativa che sta colpendo anche il nostro territorio.
Tra gli altri problemi, ha sottolineato come siano almeno 4.000 gli alloggi di edizia residenziale pubblica non assegnati e non agibili, nonostante le liste di attesa molto lunghe e tanti cittadini che ne hanno diritto che non ricevono risposta dalla Istituzioni.
“Oltretutto – ha ricordato – il Governo, nell’ultima legge di bilancio, ha cancellato le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico e ai morosi incolpevoli.
Una scelta che non tiene conto del numero sempre più alto di persone che non sanno come far fronte al contemporaneo aumento dei beni di consumo e dei costi dell’energia e del gas, cui si aggiunge un significativo incremento del prezzo dei carburanti determinato dal mancato rinnovo del taglio delle accise.
Se a tutto questo si somma lo sblocco degli sfratti, che nella nostra regione riguarda centinaia di famiglie, si comprende quanto drammatica rischia di diventare la condizione materiale delle fasce popolari più disagiate (lavoratori precari e giovani coppie con un’occupazione mal retribuita).
Il combinato tra emergenza salariale, precarizzazione del lavoro e emergenza abitativa rischia di innescare una vera e propria bomba sociale e di provocare una profonda lacerazione nel tessuto vivo della società veneta.
È utile ricordare che il sostegno agli affitti e il contenimento della morosità incolpevole, in questi ultimi anni segnati dalla pandemia e dalle conseguenze economiche determinate dalla guerra in Ucraina, ha consentito di gestire il contenzioso e di trovare accordi tra inquilini con basso reddito e proprietari.
Adesso, questo problema rischia di scaricarsi sulle amministrazioni locali, che sono in prima linea nell’affrontare un disagio sociale crescente in settori sempre più ampi della popolazione.
“Ribadiamo quindi la nostra richiesta ai Parlamentari eletti sul territorio, alla Giunta regionale e all’ANCI del Veneto – conclude Emilio Viafora – di esercitare una forte pressione sul Governo Nazionale e sul Ministero delle Infrastrutture, che finora ha gestito il fondo per gli affitti, affinché diano una risposta immediata alle tante famiglie e persone che rischiano di trovarsi per strada. Alla Regione, inoltre, chiediamo di aprire un confronto congiunto con i sindacati confederali, i sindacati degli inquilini e le Associazione dei proprietari per mettere in campo tutte le misure possibili per affrontare l’emergenza abitativa in Veneto”.