CGIL VENETO
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Irruzione neofascista durante l’evento online “Voci di donne”. La dura condanna della Cgil del Veneto

Mercoledì 31 marzo, durante l’evento online “Voci di donne” organizzato dall’associazione Donne Mogliano con la partecipazione della Cgil, in cui si stavano trattando temi delicatissimi e cruciali come il femminicidio, il lavoro e la cultura delle differenze, utenze esterne si sono impadronite dell’amministrazione digitale dell’incontro.

Questi hanno messo in scena una violenza gravissima, alla presenza anche di ragazze minorenni. Sono state pronunciate frasi del tipo “Le donne sono inferiori”, sono stati lanciati insulti sessisti, sono stati proiettati video porno con immagini di donne sottomesse, accompagnate da foto di Benito Mussolini.

“Ci auguriamo – dichiara Christian Ferrari, Segretario Generale Cgil Veneto – che gli inquirenti assicurino alla giustizia gli autori di questo gesto orribile e criminale. Non si tratta di un episodio isolato, è già accaduto in altre occasioni simili e con le medesime caratteristiche, e questo dimostra l’esistenza di una unica centrale neofascista che ha messo nel mirino le donne e chi si batte per la loro emancipazione e per i diritti di genere”.

“La Cgil del Veneto, le donne della nostra organizzazione – prosegue il sindacalista – non si lasceranno certo intimidire da chi vorrebbe riportare indietro, sotto ogni punto di vista, le lancette della storia senza neanche avere il coraggio di rivendicare le oscene idee di cui è portatore, amando piuttosto nascondersi nel dark web”.

“Anzi, porteremo avanti – conclude Ferrari – con ancora più forza e convinzione le nostre battaglie per la parità e per la giustizia sociale. E pretenderemo, da tutte le forze politiche, una condanna nettissima non solo dell’episodio, ma di tutte quelle formazioni che si richiamano al nazifascismo e che fanno dell’intimidazione il loro unico metodo di battaglia politica. A questo proposito è ancora più urgente l’approvazione di una legge che preveda lo scioglimento dei partiti neofascisti“.

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