CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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Francesco Andrisani rieletto all’unanimità segretario generale FILLEA CGIL Veneto

Presso l’hotel Belstay di Mestre si è tenuto il congresso della Fillea Cgil Veneto, che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori della filiera regionale delle costruzioni.

Al termine, l’assemblea ha rieletto all’unanimità Francesco Andrisani segretario generale della categoria.

La sua relazione di apertura ha fatto il punto sulla situazione dell’edilizia che, nel 2021, ha registrato un aumento del 24% delle ore lavorate rispetto all’anno 2020 e un più 12% rispetto al 2019. La previsione per il 2022 è quella di un ulteriore più 12% rispetto al 2021.

In Veneto, nell’anno 2021 le ore lavorate rispetto al 2020 sono cresciute del 17% rispetto al 2020 (+ 11% rispetto al 2019). Le previsioni per il 2022 sono di una crescita ancora a doppia cifra.

Il 2023 – secondo il segretario generale della Fillea Cgil – sarà un anno di rallentamento ma non di blocco. Il superbonus 110%, sebbene ridotto al 90%, risulterebbe ancora di interesse per due famiglie su tre (dato Osservatorio congiunturale sul mercato delle costruzioni in Veneto).

Se a questo si riuscirà ad agganciare i primi effetti concreti del PNRR, che porterà investimenti nei prossimi 5 anni per oltre 100 miliardi di euro nel settore delle costruzioni a livello nazionale, generando (secondo le stime elaborate da ANCE) un fabbisogno occupazionale di 64.400 nuovi addetti, si capisce che la posta in palio è troppo importante per essere sprecata.

Dopo le notizie positive, Francesco Andrisani si è concentrato sulla piaga dell’insicurezza sul lavoro, che colpisce particolarmente i lavoratori che la Fillea rappresenta: “In Veneto, nei primi 11 mesi del 2022, ci sono state 104 vittime sul lavoro, 7 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Numeri che ci collocano al secondo posto della classifica regionale degli incidenti mortali. Le denunce di malattia professionale tra gennaio e novembre 2022 sono aumentate del 13,1% e quelle di infortunio del 24,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È un fatto inaccettabile! Non può più essere tollerato! Se si vuole porre fine a questa tragedia, serve un potenziamento dei servizi ispettivi con un piano di assunzioni di personale destinato ai controlli sulla sicurezza e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro nel nostro Codice penale e della patente a punti al fine di certificare la qualificazione di impresa“.

Nel corso della giornata sono intervenuti le delegate e i delegati dei luoghi di lavoro, i segretari territoriali e Silvana Fanelli (segreteria Cgil Veneto). L’intervento conclusivo è stato di Maurizio Maurizzi (segreteria Fillea Cgil nazionale).

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