CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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Elezioni RSU: FLC CGIL primo sindacato

La FLC CGIL si conferma il primo sindacato regionale nei comparti della conoscenza: Scuola Pubblica, Università, Ricerca, Accademie e Conservatori.

La grande partecipazione al voto delle lavoratrici di tutti i comparti della conoscenza registra i seguenti risultati:

UNIVERSITÀ _ Risultati definitivi

FLC CGILCISLUILANIEFSNALSALTRI
42,35%5,53%3,19%5,76%18,64%Seguono numeri minori

RICERCA _ Risultati definitivi

FLC CGILCISLUILANIEFGILDAALTRI
58,33%17,91%6,38%7,45%8,33%Seguono numeri minori

CONSERVATORI E ACCADEMIE – AFAM _ Risultati definitivi

FLC CGILCISLUILA B CGILDAALTRI
43,106,03%16,38%7,76%23,28%Seguono

SCUOLA PUBBLICA STATALE _ Risultati parziali 92,2% (scrutinate 562 su 592)

FLC CGILCISLUILGILDASNALSANIEF
27,72% – VOTI 15.43027,10% – VOTI 15.08515,28% – VOTI 8.50712,45% – VOTI 6.93112,05% – VOTI 6.7054,59% – VOTI 2.556

Ancora una volta i lavoratori e le lavoratrici nell’insieme dei comparti della conoscenza si sono espressi in modo chiaro: la FLC del Veneto è il primo sindacato regionale nei COMPARTI DELLA CONOSCENZA!

Il primo dato – dichiara Marta Viotto, segretaria generale Flc Cgil Veneto – è l’alta affluenza al voto, che si aggira intorno al 65%. Non era affatto scontato, sia per le difficoltà legate alla pandemia, che non ci siamo ancora lasciati alle spalle, sia per gli eventi drammatici legati alla guerra che occupano giustamente i pensieri di ciascuno di noi. È dunque forte il desiderio delle lavoratrici e dei lavoratori di partecipare alle scelte che riguarderanno il mondo della conoscenza, da cui dipende la qualità stessa della nostra democrazia”. 

Il consenso che, come Flc, abbiamo ottenuto – prosegue – ci carica di responsabilità nella difesa dei diritti delle persone che rappresentiamo e anche nella valorizzazione di chi negli ultimi due anni, pur tra mille difficoltà, ha garantito un servizio fondamentale per gli studenti e per le famiglie. Pretenderemo dal Governo che sulla scuola, sull’università, sulla ricerca si investa molto più che in passato, mettendo definitivamente fine alle politiche di definanziamento e di destrutturazione che sono state portate avanti per decenni”.

I punti su cui ci contreremo – sottolinea – sono: la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, il rinnovo del contratto scaduto nel dicembre 2018, la stabilizzazione dei precari, le innovazioni tecnologiche indispensabili per affrontare nel modo migliore le sfide che abbiamo di fronte”.

Per questo risultato – conclude Marta Viotto – vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno espresso la loro preferenza per le nostre liste, le nostre RSU per il loro quotidiano impegno sui posti di lavoro, la nostra organizzazione, i nostri iscritti e i nostri attivisti”.

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