CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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DAL 23 MAGGIO ARRIVA IN VENETO IL PULLMAN DEI DIRITTI

CGIL-pullman-2Dal 23 al 27 maggio farà tappa in Veneto il “pullman dei diritti”, una struttura attrezzata con materiale informativo per spiegare a lavoratori, studenti, pensionati, cittadini i contenuti della “carta dei diritti” e dei referendum rafforzativi su cui la Cgil ha avviato una raccolta di firme in tutto il paese per una proposta di legge di iniziativa popolare.
In occasione dell’evento sono organizzate diverse iniziative (gazebo, banchetti, speakeraggi) nelle località che saranno toccate dal pullman, senza trascurare vere e proprie manifestazioni pubbliche con musica, quali quelle in programma a Treviso ed a Padova.

loc_treviso_23maggioIn particolare a Treviso lunedì 23 maggio si terrà un concerto in piazzale Burchiellati a partire dalla 18.30, con l’alternarsi di 3 gruppi musicali (“Four Roxx Down”, Herman Medrano & The Groovy Monkeys”, “Modena City Ramblers”) ed interventi dal palco, oltre che di sindacalisti, anche di rappresentanti di Libera, Binario1, Lgbte. A completare il tutto, gazebo a fianco del pullman e punti di ristoro.

loc_padova_25maggioA Padova mercoledì 25 maggio la manifestazione si terrà in piazza dei Signori (lato orologio) all’insegna dell’invito “tutti in piazza!”. Vicino al pullman sarà allestito un palco da cui parleranno il Segretario Generale della Cgil di Padova, Christian Ferrari, e poi lavoratori, precari, studenti. Al termine (dalle 18) concerto di Luca Bassanese e la Piccola Orchestra Popolare.

La proposta della “Carta dei Diritti Universali del Lavoro” prende le mosse dalla constatazione dei cambiamenti intervenuti nel lavoro – anche per via legislativa – operandone una svalorizzazione ed uno svilimento sociale.
L’intento è quello di ribaltare questa situazione partendo dall’idea che il lavoratore è tale indipendentemente dal suo rapporto di lavoro (subordinato, precario, autonomo) e per questo portatore di diritti inderogabili ed universali che vanno riconosciuti a tutti senza distinzione.
Sono il diritto al sapere (istruzione e formazione permanente), il diritto all’equo compenso (ogni professionalità ha diritto alla pari retribuzione), il diritto agli ammortizzatori sociali e al sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro, il diritto alla libertà di espressione, quello alla sicurezza e salute sul lavoro, il diritto al riposo, alla tutela pensionistica, alle pari opportunità.
Un secondo ordine di temi riguarda la contrattazione che deve interessare tutti i lavoratori, indipendentemente dalle formule contrattuali presenti, e deve guardare, in termini inclusivi, ai vari ambiti: dalla categoria, al luogo di lavoro, al sito, alla filiera. Questo richiama anche l’esigenza di tradurre in una normativa la certificazione della rappresentanza. A quest’ambito va ricondotto anche il tema della partecipazione dei lavoratori, sancita per altro dall’articolo 46 della Costituzione. Ciò non vuol dire scaricare i rischi d’impresa sui lavoratori, ma incidere sull’organizzazione del lavoro, sulla qualità e sulle prospettive. L’ ultima parte della Carta dei diritti universali del lavoro punta al riordino delle tipologie lavorative a fronte del proliferare delle figure e delle forme di lavoro precarie. Il problema non è un ritorno a ciò che c’era prima, ma riconfigurare un nuovo mondo del lavoro sulla base dei nuovi assetti, salvaguardando e tenendo fermi i diritti di tutti.

è tua firmalaA rafforzamento di questa proposta si punta a 3 referendum che riguardano l’abolizione dei voucher, la responsabilità del committente in tema di appalti, il diritto alla reintegra al lavoro nel caso di licenziamenti illegittimi.

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