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CAMORRA IN VENETO: SIAMO ALL’EMERGENZA. APPELLO CGIL, IL 21 IN PIAZZA A PADOVA

Un’operazione della polizia e della guardia di Finanza (50 ordini di custodia e 11 obblighi di dimora) ha portato alla luce una vasta e profonda infiltrazione della camorra in Veneto, con il coinvolgimento anche di personaggi politici, quale il sindaco di Eraclea. Si aggiunge così un altro tassello alla lotta alla criminalità organizzata che si rivela quanto mai radicata nella nostra regione.
Proprio martedì scorso sono emerse le attività della famiglia Multari insediata nel veronese e legata alla ‘ndragheta, ed il 18 dicembre le indagini della polizia avevano portato all’arresto di persone legate ai Casalesi il cui operato aveva indotto il procuratore Mastelloni a parlare “non più di infiltrazioni ma di insediamenti”.
La relazione del ministero dell’interno relativa ai risultati conseguiti dalla direzione investigativa antimafia nei primi 6 mesi del 2018 parlava di 487 reati di criminalità organizzata registrati in Veneto.

“Siamo di fronte all’emergenza”, sostiene il Segretario Generale della Cgil del Veneto, Christian Ferrari che esprime una “forte preoccupazione legata anche ad una sottovalutazione che continua ad aleggiare nella vita politica ed economica della regione, mentre ad episodio si aggiunge episodio e ad allarme si aggiunge allarme”.
“La politica – osserva Ferrari – parla d’altro, magari cullandosi in una visione di isola felice e di un’autonomia che renderebbe quest’ “isola” ancor più felice, e non affronta con la necessaria determinazione quella che ormai si presenta come una vera e propria emergenza (che come sindacato denunciamo da anni) in una regione fortemente contaminata.
Il coinvolgimento di imprenditori, politici, professionisti locali e magari anche di intere comunità (come emerso nel caso dei Multari, ossequiati dalla popolazione) la dice lunga sull’assenza di anticorpi nella società e nel tessuto produttivo veneto. Ciò rappresenta un terreno fertile per le attività criminali ed il loro espandersi e radicarsi nel nord est non solo con il riciclaggio, ma con le più classiche modalità ed attività mafiose (estorsioni, ricatti, coinvolgimento della politica, ecc.) compiendo quel salto di qualità che è stato favorito dalla crisi degli anni scorsi.
Come Cgil facciamo appello alle forze politiche, alle istituzioni ed agli imprenditori del Veneto per mettere in campo azioni di netto contrasto alle attività criminali.
Il nostro impegno in questo senso è totale. Lo ribadiremo anche in occasione della manifestazione di rilievo nazionale organizzata da Libera per il 21 marzo a Padova cui saremo presenti in modo massiccio”.

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