Con un dibattito pubblico in programma per martedì 26 febbraio a Mestre (ore 16,30) al centro culturale S. Maria delle Grazie, in via Poerio, la Cgil del Veneto e Flc Cgil (sindacato scuola) regionale intendono avviare un confronto con insegnanti, studenti, cittadinanza sugli effetti che l’autonomia differenziata avrebbe in particolare sul mondo dell’istruzione.
Il titolo, “l’autonomia differenziata aumenta le diseguaglianze e disgrega il paese”, evidenzia tutte le perplessità che il disegno autonomista solleva all’interno del sindacato e la scelta di un’ iniziativa pubblica avviene dopo vari incontri e momenti di riflessione nei territori in cui tantissimi insegnanti hanno opposto un’idea “alta” dell’istruzione alle ipotesi di chiusure regionalistiche che rischiano di impoverire la qualità formativa e di creare steccati laddove l’esplicarsi della cultura e del pensiero non può che avvenire in piena apertura di relazioni e in libertà.
L’incontro sarà anche l’occasione per lanciare l’appello promosso da tutti i principali sindacati della scuola e da diverse associazioni impegnate nel campo dell’istruzione su cui è stata avviata una raccolta di firme sia in cartaceo che sul web.
“L’istruzione – osserva il segretario regionale della Flc Cgil, Marta Viotto – già oggi si esercita in Italia in maniera disomogenea, con enormi differenze tra territori. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di cancellare la variabilità di questa geometria, non di aumentarla. Anche perché c’è in gioco non solo lo sviluppo economico ma anche quello sociale del paese, ed i luoghi di formazione in tale ambito sono decisivi”.
Vi sono poi molti aspetti che la bozza non chiarisce e destano preoccupazioni. Tra questi, il diritto alla mobilità degli insegnanti, le norme generali sull’istruzione (cadremo nella farsa “dialetto e presepi”?), la questione delle scuole paritarie, ecc.
“Non siamo contrari a un riconoscimento di maggiori forme di autonomia volte a realizzare un federalismo cooperativo e solidale”, precisa Viotto. “Ma siamo contrari – dice – ad ogni forma che cristallizzerebbe o incrementerebbe le disuguaglianze che in 20 sistemi differenti non sarebbero più garanzia di esigibilità di un diritto così rilevante”. All’incontro, che sarà aperto da Marta Viotto, segretaria generale della Flc Cgil Veneto, interverranno Christian Ferrari, segretario generale dalla Cgil del Veneto, Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil nazionale, Gianfranco Viesti, docente di economia ed autore del volume “verso la secessione dei ricchi? Autonomie regionali e unità nazionale”.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA: QUALE IMPATTO SULL’ISTRUZIONE?
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