È in corso in tutta Italia una raccolta di firme su 4 referendum abrogativi di altrettante norme del disegno di legge (107 del 2015) sulla “buona scuola”. Li promuovono un gruppo di associazioni, movimenti e sindacati tra cui la Flc Cgil.
In particolare i referendum riguardano gli ampi poteri conferiti ai dirigenti scolastici, il cosiddetto “bonus scuola” per le private, l’istituzione dei Comitati di Valutazione e l’obbligatorietà delle ore (200 o 400 in azienda a seconda del tipo di scuola) in alternanza scuola lavoro. “Sono – osserva una nota della Flc Cgil – i punti sostanziali e centrali di una riforma della scuola appiattita su una ideologia del comando e della subalternità della scuola alle logiche economiche, mentre sacrifica ruolo, funzione e missione della scuola pubblica”.
Come si ricorderà, la legge sulla “buona scuola” fu contrastata fin dal suo nascere dalle organizzazioni sindacali che proclamarono anche uno sciopero nel maggio dell’anno scorso.
Il Governo tuttavia ha rifiutato il confronto proseguendo per la propria strada. Di qui la scelta di andare al referendum che diventa anche l’occasione per aprire un grande dibattito nel paese sul futuro della scuola in Italia. “Il nostro obiettivo – dice la Flc – resta quello di garantire a tutti il diritto al sapere, riconsegnando ai tanti soggetti che vi operano una scuola pubblica democratica, aperta e laica, in coerenza con i valori repubblicani e costituzionali”.
Per saperne di più vai al sito www.referendumscuola.org