A seguito del moltiplicarsi degli annunci sulla volontà dell’esecutivo di reintrodurre l’utilizzo dei voucher in agricoltura, le segreterie nazionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno indetto la mobilitazione della categoria per il 24, 25 e 26 luglio. Negli stessi giorni lavoratori e delegati provenienti da tutta Italia presidieranno la Camera dei deputati durante la discussione del cosiddetto “decreto dignità”.
“La proposta, ripresa a più voci, di rimettere mano ai voucher in agricoltura è inaccettabile e incomprensibile rispetto a quelle che sono le motivazioni politiche che hanno portato all’emanazione del decreto dignità”, affermano i segretari generali di Flai, Fai e Uila, Ivana Galli, Onofrio Rota, Stefano Mantegazza. “Essa – aggiungono – prefigura un’ulteriore deregolamentazione, a tutto danno dei lavoratori occupati nel settore. Non è accettabile pensare di ridurre la precarietà con norme ad hoc sul lavoro a tempo determinato e sul lavoro somministrato e, contemporaneamente, ampliare l’utilizzo dei voucher rispetto a quanto già previsto dalla normativa, in un comparto nel quale il 90% dell’occupazione è stagionale e a chiamata”.
I voucher in agricoltura, ricordano i sindacati, sono già disciplinati dalla legge 96/2017 che individua le aziende che possono utilizzarli e i prestatori d’opera che possono fruirne, indicando gli importi orari e le modalità con cui agricoltori e imprese possono accendere questo rapporto di lavoro a chiamata.
“Da quando la legge ha introdotto trasparenza, attraverso un sistema telematico di gestione, l’utilizzo dei voucher – concludono i segretari di Flai, Fai e Uila – è sceso in maniera drastica e, guarda caso, sono aumentate le giornate di lavoro dipendente retribuite regolarmente dalle aziende.
Non siamo disponibili a tornare indietro, a quando i voucher venivano utilizzati da troppe aziende come salvacondotto da mostrare in caso di ispezioni in azienda.”