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Sempre più urgente il rafforzamento del sistema di residenzialità e domiciliarità per le persone anziane e non autosufficienti

LE NOSTRE PROPOSTE DI MODIFICA E INTEGRAZIONE DEL PDL 6 PRESENTATO DALLA GIUNTA REGIONALE

Gli anziani non autosufficienti nel Veneto sono più di 200.000, circa il 20% della popolazione anziana, in tendenziale crescita proporzionale all’incremento dell’età media e dell’aspettativa di vita; già oggi un quarto della popolazione residente ha più di 65 anni, più di 300.000 sono ultraottantenni, oltre 450.000 pensionati vivono con meno di 1.000 euro lordi al mese, 8 famiglie su 100 sono in condizioni o a rischio di povertà.

A fronte di questa evoluzione la dotazione complessiva per non autosufficienti nelle oltre 300 Case di Riposo pubbliche e private nel Veneto è di 31.869 posti letto, le impegnative di residenzialità con la copertura della quota sanitaria da parte della Regione sono circa 26.000, la quota alberghiera o quella intera a carico delle persone e delle famiglie è sempre più alta, fino a 3.000 euro, e difficilmente sostenibile, le strutture sono spesso inadeguate a gestire le emergenze sanitarie e i nuovi e crescenti bisogni sempre più di carattere sanitario.

Permangono inoltre significative carenze e criticità, accentuate e messe ancor più in evidenza dall’emergenza epidemiologica, nel sistema della prevenzione, delle strutture intermedie, dell’assistenza e dei servizi territoriali, che rendono più difficile e complicata la scelta della domiciliarità.

È necessario pertanto tener conto di questa evoluzione demografica, sanitaria e sociale rafforzando l’intera filiera dell’assistenza territoriale, della residenzialità, della semiresidenzialità e della domiciliarità, garantendo un incremento adeguato e stabile degli organici e delle diverse professionalità necessarie, una ridefinizione degli standard strutturali e dei requisiti di accreditamento, un accesso ai servizi omogeneo in tutto il territorio regionale e costi sostenibili di compartecipazione alle rette e alle prestazioni.

Sono queste le priorità che a nostro avviso dovrebbero caratterizzare i provvedimenti normativi e organizzativi per il rafforzamento di questa filiera, oltre alla sempre più urgente e necessaria riforma delle IPAB che ne salvaguardi formalmente e sostanzialmente la natura pubblica, ne garantisca la sostenibilità economico-finanziaria e ne favorisca la trasformazione in Centri Servizi organicamente inseriti nella filiera dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali territoriali e domiciliari.

Paolo Righetti (Cgil Veneto), Cinzia Bonan (Cisl Veneto), Mario Ragno (Uil Veneto)

Leggi le osservazioni sul PDL 6

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