CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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POLIZIOTTI IN PRESIDIO DAVANTI ALLE QUESTURE IL 3

“Da sempre denunciamo problemi di organici, di mezzi e di strutture, anche nelle nostre città del Veneto. Dopo 20 anni abbiamo l’occasione storica, grazie anche alle risorse che abbiamo ottenuto con la nostra battaglia sindacale, di ottenere un riordino interno delle carriere necessario per far funzionare meglio le forze dell’ordine e dare più sicurezza ai cittadini; invece nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha emanato il proprio schema di decreto legislativo assolutamente irricevibile, che ci penalizza ancora di più.
Per questo nella mattinata di venerdì 3 marzo saremo davanti alle Questure per un presidio e un volantinaggio.

Un’iniziativa che si svolge contemporaneamente in tutta Italia perché pensiamo che ci siano ancora chance di modificare il provvedimento ora consegnato ai lavori del Parlamento”. Lo dice Fabio Malaspina, segretario del sindacato di polizia Silp Cgil del Veneto, che aggiunge: “abbiamo ottenuto l’individuazione di risorse importantissime, quasi un miliardo di euro, per la Riforma dei ruoli e delle qualifiche. Proprio per questo non possiamo sprecare una occasione storica così importante.

Un riordino delle carriere irricevibile, soprattutto per quanto riguarda la fase transitoria perché:
– non sana le sperequazioni che continuano a perpetrarsi dal 1995;
– non risolve il problema di 20 anni di mancati concorsi e progressioni in carriera;
– non valorizza adeguatamente le professionalità e i titoli;
– mortifica tutti i Ruoli, dall’Agente al Sovrintendente, all’Ispettore;
– non risolve i problemi e le sperequazioni dei Ruoli Tecnici.

“In genere il sindacato pretende nuove risorse – spiega Malaspina -, invece stavolta chiediamo che i soldi già stanziati proprio grazie all’azione sindacale, certamente non piovuti dal cielo, siano spesi meglio. Un agente deve avere una possibilità concreta e non solamente teorica di progredire in carriera, e non rimanere bloccato praticamente a vita come avviene adesso perché non si fanno tutti i concorsi interni necessari. I titoli, i meriti e le professionalità di chi fa il poliziotto da una vita devono essere adeguatamente valorizzati e non depauperati. L’intero sistema Polizia di Stato deve funzionare in maniera più efficiente e per farlo il personale in divisa va fatto crescere professionalmente e culturalmente, non costretto a ‘morire’ nel suo ruolo e nella sua qualifica attuali”.
“Con una Polizia sempre più anziana – conclude il sindacalista -, l’età media è ormai di 47 anni anche nel Veneto, con punte ancor maggiori nelle città più piccole e soggette a minor mobilità del personale, e con 18.000 poliziotti in meno in tutta Italia, in un contesto di esigenze crescenti in materia di sicurezza, un Riordino interno delle carriere malfatto rischia di compromettere ancor più la nostra ‘mission’. Che è quella di garantire la sicurezza dei cittadini. Questa azione di protesta che si svolge nella mattina del 3 marzo dalle 9.00 alle 13.00 è solo il primo passo della mobilitazione decisa dal Silp Cgil i cui toni sono destinati ad aumentare se le nostre richieste, volte a ottenere un provvedimento più equo ad invarianza di spesa, non troveranno ascolto”.

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