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NUOVA EDILIZIA, NUOVA CONTRATTAZIONE IL 9 MAGGIO A MARGHERA

locandinaCon un convegno in programma per il 9 maggio a Marghera (Cittadella dell’Edilizia in via Banchina dell’Azoto) Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil affrontano i temi relativi alle nuove frontiere dell’edilizia dopo la grande crisi che ha coinvolto il settore e la nuova qualità della contrattazione che ne consegue.
I lavori inizieranno alle ore 9 con una presentazione di Leonardo Zucchini, Segretario Generale della Fillea Cgil del Veneto, cui seguirà, dopo il saluto delle autorità, una relazione di Salvatore Federico, Segretario Generale della Filca Cisl del Veneto. Quindi sarà la volta di una tavola rotonda tra i tre Segretari Generali nazionali di Fillea, Filca, Feneal, Schiavella, Turri e Panzarella, ed i tre Segretari Generali regionali di Cgil, Cisl, Uil, Di Gregorio, Rota e Colamarco. Conclude i lavori Valerio Franceschini, Segretario Generale della Feneal Uil del Veneto.

Nel settore delle costruzioni, che chiude il 2015 praticamente a crescita zero con un fatturato pari a +0,2 rispetto all’anno precedente ed un dato occupazionale di -0,1 sui 12 mesi, si conferma la fine del modello di sviluppo quantitativo, basato sul moltiplicarsi delle nuove costruzioni e sul consumo progressivo di suolo, che la crisi ha messo definitivamente in discussione. “Oggi – sostiene il sindacato – siamo in una fase del tutto nuova, fondata sulla qualificazione, il recupero e la ristrutturazione dell’esistente. Ciò impone un riposizionamento del settore che comporta nuove competenze e tecnologie ed un maggiore intreccio con altri comparti, non solo legati all’impiantistica ma anche a componenti industriali”.

In tale contesto – secondo Fillea, Filca, Feneal – sono determinanti la qualità e la professionalità della manodopera. La formazione diventa dunque un elemento centrale per aggiornare le figure tradizionali e soprattutto immettere nel mercato del lavoro nuove professionalità sempre più indispensabili in cantieri profondamente trasformati rispetto a quelli degli anni pre-crisi.
“La contrattazione – osserva il sindacato – deve cogliere appieno queste trasformazioni ed affiancare ai temi salariali e normativi quelli della sicurezza, della formazione permanente e della stessa bilateralità”.

Oltre al contratto nazionale, il cui rinnovo andrà fatto entro l’anno, una riflessione si è aperta circa la contrattazione decentrata sia nell’industria che nell’artigianato. “In particolare – spiegano Fillea, Filca, Feneal – tra Ance ed organizzazioni sindacali è avviato un ragionamento circa l’unificazione in un unico contratto regionale della contrattazione di secondo livello, oggi articolata in 7 contratti provinciali e, di conseguenza, della costituzione di un unico ente bilaterale a livello Veneto per le aziende edili industriali. Ciò allineerebbe l’industria all’artigianato, già organizzato su un’unica base regionale, consentendo una maggiore razionalizzazione del sistema ed una migliore gestione del settore, contrassegnato per altro da una forte mobilità territoriale della manodopera”.

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