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METALMECCANICI: SCIOPERO E MANIFESTAZIONE REGIONALE CON LANDINI

loca_sciopero_metalmeccanici_9giugnoIl 9 giugno sarà sciopero in tutto il Veneto dei lavoratori metalmeccanici a sostegno della vertenza contrattuale, ancora bloccata dalle pretese delle controparti di destrutturare il doppio livello contrattuale e svuotare il contratto nazionale della parte salariale circoscrivendo gli aumenti ad una quota risicatissima di lavoratori.

In occasione della giornata di lotta si terrà una manifestazione regionale a Vicenza con partenza del corteo alle ore 9.00 dalla stazione ferroviaria ed arrivo in piazza Matteotti dove prenderanno la parola i Segretari regionali di Fim e Uilm, Massimiliano Nobis e Carlo Biasin, ed il Segretario Generale nazionale della Fiom, Maurizio Landini.
Ulteriori 4 ore di sciopero a sostegno della vertenza saranno effettuate con modalità definite azienda per azienda ed accompagnate da assemblee-sciopero o uscite anticipate dai luoghi di lavoro. Inoltre continuano le iniziative di blocco degli straordinari che, dopo il 28 maggio, vedranno un’ulteriore sciopero dello straordinario l’11 giugno in tutto il Veneto.

“Dopo 17 incontri con Federmeccanica – osserva Luca Trevisan, Segretario Generale della Fiom Cgil regionale – la trattativa è in un fase di stallo a causa dell’intransigenza della controparte che continua a proporre aumenti salariali ad una minima parte della platea dei lavoratori della categoria (5% circa).
All’obiettivo di “superare” il ruolo del CCNL si contrappongono i lavoratori e le organizzazioni sindacali che unitariamente stanno proclamando gli scioperi in tutti i territori del Veneto.
Gli scioperi unitari puntano a respingere il “modello” contrattuale proposto da Federmeccanica che si spinge anche a chiedere condizioni peggiorative in materia di orari di lavoro, maturazione di parte dei permessi retribuiti (4 giornate) sulla base della presenza effettiva, possibilità di comandare al lavoro fino a 5 giornate di permesso retribuito (PAR) e modifica della base di calcolo dello straordinario.
Inoltre non c’è nessuna disponibilità a negoziare su appalti, licenziamenti individuali e collettivi e in materia di sicurezza sul lavoro.
Queste pretese sono inaccettabili e per questo i lavoratori le respingono con un’adesione, che ci attendiamo massiccia, agli scioperi ed alla manifestazione.
Siamo determinati a riconquistare il diritto a contrattare collettivamente la prestazione lavorativa in tutti i suoi aspetti e confermare la funzione, solidaristica e di uguaglianza, del Contratto nazionale di lavoro, oltre che allargare e qualificare la contrattazione di secondo livello”.

Allegati:
“Alti fatturati, bassi salari”
Il volantino

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