
Anche quest’anno un bel gruppo di volontari e volontarie si sono resi disponibili a partecipare ai campi della legalità sparsi per l’Italia. Ogni anno qualcuno in più, l’anno scorso erano 70, questa volta siamo a quota 75. Chi in Sicilia, chi in Calabria, chi in Puglia, chi in Campania, e un bel numero anche nei campi veneti, a Erbè (Verona) e a Campolongo Maggiore (Venezia). I campi, per la maggior parte, sono organizzati da Libera, ma qui nel Veneto la prima settimana di luglio a organizzarli in contemporanea sarà l’Arci.
Si lavorerà, si discuterà di mafie e legalità, di rispetto delle regole, di diritti violati e di dignità delle persone, di tutte le persone. Un’esperienza che, seppur di una sola settimana, è talmente densa di significato e di emozioni che poi te la porti dentro per sempre e l’anno successivo vuoi ripeterla e la consigli ad amici e familiari.
Nei campi pensionate e pensionati dello Spi stanno fianco a fianco di ragazzi e ragazze delle scuole superiori, di studenti e studentesse delle università, gruppi scout, gruppi parrocchiali, gruppi aziendali, o persone singole che hanno scelto individualmente di fare questa esperienza di comunità. Diventa così uno scambio ricco, profondo, che crea legami e relazioni che poi durano nel tempo. Un’occasione preziosa di condivisione di mondi diversi ma con uguali valori assoluti e imprescindibili: la solidarietà, la giustizia, la legalità.
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