“L’ampliamento della no tax area già nel 2016 è un fatto significativo, frutto del lavoro svolto dai sindacati dei pensionati e, in particolare, dallo Spi-Cgil, al tavolo di confronto con il ministro Poletti. Ora chiediamo ai parlamentari veneti di sostenere alla Camera un emendamento che sta andando nella direzione giusta”. Lo Spi Cgil del Veneto, per bocca della Segretaria Generale, Rita Turati, esprime soddisfazione per l’emendamento depositato dal Governo alla Commissione Bilancio della Camera, nel quale – oltre a estendere già dal prossimo anno (e non dal 2017) la no tax area a 7.750 euro per i pensionati con meno di 75 anni (prima l’esenzione arrivava fino ai 7.500 euro) e a 8 mila euro per gli over 75 (a oggi la no tax area arriva fino ai 7.750 euro) – si prevede la sterilizzazione dell’indicizzazione delle pensioni, il che significa che i pensionati non rischiano la decurtazione del proprio assegno a causa della deflazione registrata nel 2015.
Secondo i calcoli dello Spi, con l’allargamento della no-tax area, in Veneto saranno 200 mila i pensionati che non pagheranno più l’Irpef e le addizionali regionali e comunali con un risparmio che può variare fra i 150 e i 200 euro all’anno. Con questo provvedimento andranno a tasse zero i pensionati sotto i 75 anni percettori di un assegno medio lordo mensile fino a 596 euro (prima la soglia era a 577 euro) e gli over 75 anni con pensioni fino a 615 euro lordi mensili anziché i 596 attuali. Ma il beneficio è esteso a tutti i pensionati in virtù della progressività delle imposte.
“L’emendamento è una buona notizia – conclude Turati – ma ovviamente ora restano da sciogliere altri nodi, come quello, prioritario, della rivalutazione delle pensioni. Su questo occorre intensificare il confronto”.
LEGGE DI STABILITA’, IL GOVERNO DEPOSITA L’EMENDAMENTO FORTEMENTE VOLUTO DAI SINDACATI DEI PENSIONATI
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