Tanti da tutta Italia, ma in piazza a Verona il numero di Veneti è stato perfino impressionante. Soprattutto i giovani che non accettano una regressione nei diritti civili e sociali. Con loro vogliamo lavorare per nuovi traguardi a partire da un lavoro che sia strumento di emancipazione e di libertà.
Lo dice il segretario generale della CGIL del Veneto, Christian Ferrari, a commento della grandiosa manifestazione di oggi a Verona. Questa la sua dichiarazione:
“Chi si illudeva che Verona e il Veneto fossero la culla del pensiero reazionario, retrogrado, perfino oscurantista, ha avuto oggi la risposta che non immaginava. La manifestazione imponente che ha riempito le strade della città scaligera, che ha perfino fatto fatica a contenere, è stata sì il frutto di una mobilitazione nazionale e perfino internazionale, ma le cittadine e i cittadini veneti sono stati un numero impressionante. Tantissime le ragazze e i ragazzi, la cui presenza è la migliore garanzia per il futuro del nostro Paese e del nostro Continente. Pensare che possano accettare una società che torna indietro, invece di progredire nei diritti civili e nei diritti sociali è l’illusione di chi non conosce i loro sentimenti e ignora le loro aspettative. Con loro, chi rappresenta il mondo del lavoro deve passare dalla difesa dei livelli di civiltà raggiunti, alla conquista dei diritti e delle libertà che ancora mancano, a partire da un lavoro dignitoso per tutte e per tutti, un lavoro che deve tornare strumento di emancipazione, di realizzazione, di libertà. È questo il cambiamento che serve. Avere la possibilità con il proprio lavoro di trasformare la nostra società in modo da viverla con pienezza, in libertà, in solidarietà con gli altri”.