Un nuovo incidente mortale sul lavoro è accaduto stamattina alla 3B, un’azienda del legno di Salgareda (Treviso). A fronte dell’ennesima tragedia che vede il Veneto in testa tra le regioni italiane per morti sul lavoro nel 2018, il segretario generale della Cgil del Veneto, Christian Ferrari, ha chiesto l’immediata convocazione del tavolo regionale sulla sicurezza. Ciò al fine di dare concretezza agli impegni presi, a partire dal potenziamento degli Spisal. Questa la dichiarazione di Ferrari.
“L’attività produttiva non è ancora pienamente ripresa dopo la pausa estiva e già piangiamo l’ennesimo morto sul lavoro.
È accaduto in provincia di Treviso, a Salgareda, dove un lavoratore dell’azienda 3B è rimasto schiacciato da un braccio automatico.
La Cgil Veneto innanzitutto si stringe alla famiglia di Shpejtim Gashi e assicura alla moglie e ai figli della vittima tutto il sostegno e la solidarietà di cui è capace.
Nell’auspicare che gli organi competenti accertino quanto prima circostanze, dinamiche, cause e responsabilità, non possiamo non ribadire con forza come quanto accaduto oggi riproponga drammaticamente l’urgenza di dare concreta applicazione al “Piano strategico regionale su salute e sicurezza” che, insieme a Cisl e Uil, abbiamo sottoscritto nelle scorse settimane con la Regione Veneto e con le Associazioni datoriali.
Per questo chiediamo alla Regione l’immediata convocazione del tavolo regionale sulla sicurezza sul lavoro, che dovrà trasformare in tempi rapidissimi le parole del protocollo in provvedimenti concreti.
A partire dall’avvio delle procedure per l’assunzione di nuovi 30 ispettori degli Spisal, prima misura necessaria per determinare un aumento significativo dei controlli delle condizioni di lavoro nelle nostre imprese.
Nella piena consapevolezza che neanche questo sarà di per sé sufficiente.
Perché per invertire la tendenza, per passare dall’essere la Regione che detiene il triste primato nazionale degli incidenti mortali sul lavoro al diventare un sistema produttivo avanzato nella garanzia della sicurezza e nella tutela della salute dei lavoratori occorre un’indispensabile e coerente assunzione di responsabilità del mondo imprenditoriale veneto.
Come Organizzazioni sindacali non ci fermeremo, porteremo avanti un impegno che consideriamo decisivo per il livello di civiltà del nostro territorio con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, fino a quando questo inaccettabile primato veneto non sarà che un drammatico ricordo“.