CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

Cerca
Close this search box.

In centinaia dal Veneto alla manifestazione di Firenze per la Scuola pubblica e per la Costituzione

La Cgil e la Flc del Veneto con centinaia di studenti e lavoratori oggi a Firenze, alla manifestazione in difesa della Scuola pubblica e della Costituzione

Dichiarazione di Tiziana Basso (segretaria generale Cgil Veneto), Marta Viotto (segretaria generale Flc Cgil Veneto)

“Questa mattina, dalla nostra Regione, sono partite centinaia di  studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori per partecipare alla manifestazione di Firenze (proclamata da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua), in difesa della scuola pubblica e della Costituzione.
In tantissime e tantissimi abbiamo condannato l’aggressione subita dagli studenti davanti al loro istituto, e ribadito che  la violenza va bandita dalla scuola e dalla società, che dobbiamo dire no a idee e comportamenti fascisti.
Su questo punto non possiamo abbassare la guardia, come dimostra ciò che è successo davanti al liceo Tito Livio di Padova, dove è stato esposto lo striscione “La scuola non è antifascista”. Non solo la scuola, ma la nostra Repubblicana, nata dalla Resistenza, è antifascista.

Oggi è stata anche l’occasione per esprimere tutta la nostra solidarietà alla dirigente scolastica la quale, contrariamente al Governo, di fronte a quanto accaduto ha scelto di non restare in silenzio, ma di scrivere ai propri ragazzi denunciando i rischi dell’indifferenza e ricordando l’attualità dei valori costituzionali.
Solo per questo, per aver fatto semplicemente il suo dovere, si è meritata l’intimidazione da parte del Ministro Valditara, che evidentemente dimentica l’intangibilità della libertà di pensiero in tutti gli ambiti sociali, e particolarmente in quello dell’istruzione pubblica.
Ma c’è un tema più grande per il quale siamo scesi in piazza: la lotta per una scuola pubblica che sia adeguatamente finanziata, i cui lavoratori siano valorizzati, i cui studenti siano formati come cittadini e non come forza lavoro per soddisfare le esigenze delle imprese.
È solo una tappa della mobilitazione che metteremo in campo per chiedere alla politica e alle Istituzioni di affrontare la questione sociale che colpisce a tutte le latitudini, compreso il Veneto”.

Continuando a navigare sul sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.