Le Associazioni Datoriali e Sindacali regionali Veneto delle costruzioni (Ance, Confartigianato, CNA, Casartigiani, FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil) esprimono soddisfazione per l’importante risultato raggiunto con il Decreto correttivo antifrodi già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Per le lavorazioni edili il riconoscimento dei benefici fiscali è ora vincolato all’applicazione dei contratti collettivi del settore, nazionali e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
Le nuove norme prevedono, infatti, l’accesso ai benefici per i lavori edili di importo superiore a 70.000 euro solo a imprese regolari e qualificate che, applicando il contratto nazionale e territoriale dell’edilizia, garantiscono ai lavoratori adeguate tutele in termini di salario, formazione e sicurezza sul lavoro.
Inoltre, l’indicazione dello stesso limite di importo economico a cui già si applica la verifica della congruità dell’incidenza della manodopera nei cantieri ( D.U.R.C. di congruità) rafforzerà i sistemi di controllo favorendo il contrasto al lavoro irregolare. Puntare sulla selezione delle imprese coinvolte nella realizzazione delle opere è un passo importante che consente di favorire il raggiungimento di standard di qualità e sicurezza nei cantieri e una maggiore trasparenza e una leale concorrenza tra gli operatori del mercato.
Si tratta di una richiesta che imprese e sindacati avevano avanzato da tempo al Governo, proprio a tutela delle tante imprese sane, dei lavoratori e dei cittadini che stanno usufruendo dei bonus edilizi e in particolare del superbonus 110%, in quanto strumento importante per la crescita del settore e del Paese in chiave di sostenibilità e di sicurezza.
Con queste correzioni apportate al decreto si garantiscono più controlli e misure antifrodi senza bloccare i cantieri.