Come più volte denunciato dalla Cgil, in Veneto si riscontrano difficoltà – a partire dall’altissima presenza di obiettori e dalle carenze organiche dei Consultori – nell’applicazione della legge 194 sull’interruzione di gravidanza.
Su questa problematicità è ora intervenuta – per quanto riguarda il proprio ambito territoriale – la Cgil di Padova che, assieme allo Spi ed alla Fp, ha presentato all’Ulss ed all’Azienda Ospedaliera una piattaforma per il pieno esercizio (ed in piena serenità) da parte delle donne di un diritto sancito dalla legge.
“Nella ULSS 6 Euganea – sostiene la Cgil padovana – sono stati segnalati molteplici casi che hanno indotto la CGIL ad attivarsi nei confronti delle Direzioni Generali dell’Azienda Ospedaliera e Uls 6 per avviare una profonda riorganizzazione che possa dare risposte puntuali e tempestive alle donne che si rivolgono alle strutture Sanitarie della provincia di Padova.
Va precisato – aggiunge – che tale fenomeno deve essere ricondotto a livello regionale per verificare l’applicazione della Legge 194 in tutta la Regione con particolare attenzione alla elevata percentuale di personale obiettore di coscienza”.