CGIL VENETO
Confederazione Generale Italiana del lavoro Veneto

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VOCI ED ESPERIENZE DAI CAMPI ANTIMAFIA. UN CONVEGNO CON I PROTAGONISTI PER RILANCIARE LA CULTURA DELLA LEGALITA’ E LA COLLABORAZIONE INTERGENERAZIONALE

 

INVITO SPI_29_10_2015Dopo due mesi di dibattiti, confronti, piacevoli abbuffate e duro lavoro nei campi, è giunto il momento dei meritati riconoscimenti. Giovedì 29 ottobre, al locale Le Terrazze di Villorba (Treviso), lo SPI premia con l’attestato di partecipazione, una settantina di pensionati veneti che nei mesi estivi hanno collaborato come volontari con circa 300 ragazzi italiani e stranieri della Rete Studenti Medi e di altre realtà, nei “campi della legalità 2015”, progetto promosso da SPI, Cgil, Arci e associazione Libera, nell’ambito di quella “educazione alla legalità” che lo SPI porta avanti con forza da tempo, pure all’interno delle stesse scuole. La giornata si apre con un dibattito, “dai campi alla scuola: pensionati e studenti uniti per la legalità”, cui interverranno Danilo Toccane (Spi), Jacopo Buffolo (rete studenti medi), Fabio Malaspina (Silp), Salvatore Mazza (Flc), Paolo Righetti (Cgil), Rita Turati (Spi), Lucia Rossi (Spi). L’evento sarà l’occasione per tirare le somme su un progetto unico nel suo genere per più motivi. Anzitutto perché pone fianco a fianco due generazioni distantissime fra loro: ragazzi nati attorno agli anni ‘90 e anziani degli anni ‘40-‘50. In secondo luogo perché questa collaborazione concreta, fatta di lavoro nei campi, confronti e convivialità, è avvenuta dentro le proprietà sottratte alle mafie, a quella criminalità organizzata che in Campania si chiama “camorra”, in Calabria “’ndrangheta”, in Sicilia appunto “Mafia” e in Veneto soprattutto “Mala del Brenta”.

Quest’anno l’attività si è svolta a Campolongo (Ve), Erbè (Vr), Parete (Campania), Isola di Capo Rizzuto e Polistena (Calabria), Corleone (Sicilia) in una atmosfera di fermento che ha compreso la pulizia dell’area e la preparazione dei pasti, la manutenzione degli edifici, il lavoro nei campi. “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto anche quest’ anno – commenta Danilo Toccane, responsabile del progetto per lo SPI Cgil del Veneto – Credo che per i giovani sia un momento molto importante, perché hanno la possibilità di vivere un’esperienza lavorativa agricola nei terreni sottratti alle mafie e di ascoltare le narrazioni e le voci degli anziani che con le loro testimonianze hanno di sicuro molto da insegnare. Per i pensionati, poi, il confronto con i ragazzi è molto stimolante e costruttivo”.

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