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Sanità privata: è sciopero per il contratto

Sarà sciopero il 20 settembre in tutte le strutture della sanità privata del Veneto con una manifestazione regionale a Negrar davanti all’ospedale Sacro Cuore dalle 10 alle 13. La vertenza riguarda il rinnovo del contratto che interessa in regione oltre 10.000 tra infermieri, tecnici, operatori sanitari ed amministrativi e che, dopo 13 anni, è ancora bloccato per la non disponibilità di cliniche e case di cura a riconoscere un aumento retributivo ai propri dipendenti.
“È una situazione vergognosa” dicono i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil di categoria Sonia Todesco, Alessandro Peruzzi e D’Emanuele Scarparo che lanciano un appello all’Assessore alla sanità Lanzarin affinché la Regione faccia pressione per una soluzione positiva della vertenza, “anche ponendo il rinnovo del contratto ed il trattamento dei lavoratori tra i vincoli del sistema di accreditamento”.

Il settore è più che mai florido, osservano i sindacalisti, ma le aziende (rappresentate da Aiop e Aris) hanno assunto atteggiamenti ricattatori subordinando il rinnovo contrattuale all’erogazione di maggiori risorse da parte dello Stato.
“Ciò – dicono Todesco, Peruzzi e Scarparo – è inaccettabile. Siamo di fronte ad un comparto abbondantemente finanziato dal pubblico e che oltretutto presenta condizioni assai più favorevoli rispetto alle strutture pubbliche, potendo ingaggiare personale senza vincoli e potendo sviluppare la propria offerta soprattutto sulle prestazioni più remunerative. Ai lavoratori, che svolgono un ruolo fondamentale, non si possono negare un miglioramento delle condizioni economiche, tanto più a fronte del fatto che si è creato un forte gap (oltre il 15% in meno) rispetto alle retribuzioni pubbliche ed a fronte del trattamento (questo sì vantaggioso!) del personale medico.
Siamo così al punto che mentre i medici disertano il pubblico per andare nelle più remunerative strutture private, il personale infermieristico abbandona il privato per trovare nel pubblico condizioni migliori. È ad esempio il caso di 120 dipendenti dell’istituto Don Calabria di Negrar che si sono presentati in massa alle selezioni per un posto nell’azienda sanitaria pubblica di Verona.
In Veneto, dicono i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp, Uilfpl, il comparto della sanità privata accreditata ha acquisito un peso crescente rispetto al pubblico. Non solo le ultime schede ospedaliere ne hanno aumentato i posti letto portandoli dal 17% al 21% del totale, ma si assiste anche ad un costante incremento di trasferimenti dalla Regione verso l’universo della sanità convenzionata che in Veneto conta  27 strutture per un totale di  3.705 posti letto. E non è tutto, perché siamo di fronte a nuovi incrementi e progetti di espansione.

Con lo sciopero del 20 settembre Cgil Cisl Uil intendono lanciare un appello ad Aiop e Aris del Veneto affinché diano segnali positivi per sbloccare “l’unico contratto del settore privato non ancora rinnovato”.

Le strutture della sanità privata in regione
Volantino sullo sciopero nazionale
Volantino presidio in Veneto

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