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MANOVRA: CGIL CISL UIL LANCIANO LA PIATTAFORMA

Gli Esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato una piattaforma unitaria da presentare al Governo a fronte di quella che definiscono una manovra “inadeguata” e “carente di visione strategica”. Sviluppo, crescita e occupazione sono, secondo i sindacati, le priorità per il Paese.
Ora il documento sarà portato al dibattito di delegati, lavoratori e pensionati attraverso attivi unitari in tutti i territori e assemblee nei luoghi di lavoro.

“Il governo non ha discusso con nessuno. Apra alle parti sociali, altrimenti decideremo come reagire” ha detto il Segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che ha rilevato come “la scelta di non confronto coincide spesso con il provare a negare l’esistenza della rappresentanza”.
“Il braccio di ferro in atto con l’Ue sulla manovra non serve” è la convinzione di Camusso, secondo cui le tensioni fra Roma e Bruxelles hanno “una grande ambiguità” per arrivare a dire che si può anche uscire dall’Europa.
Camusso ha sostenuto che servirebbe una “azione diplomatica intelligente con altri paesi” per costruire nuove regole europee finalizzate alla crescita e allo sviluppo. La discussione – ha fatto notare il leader Cgil – è stata concentrata sul 2,4% e sullo sforamento dei parametri”. Questo ha messo in evidenza “il problema del debito pubblico con i conseguenti interventi delle agenzie e l’azione della speculazione. Lo spread è aumentato – ha detto – e questo preoccupa per gli aspetti concreti che ha su lavoratori e pensionati”.
Ma secondo Camusso bisognerebbe cambiare in Europa “le regole del gioco” e abbandonare definitivamente le politiche di austerità; il governo italiano non può però allargare i parametri senza indicare le prospettive di crescita del Paese.

Il progetto del governo di quota 100 sulle pensioni, invece, “è un punto di partenza fondamentale ma non è aver cambiato la legge Fornero e tutte le ingiustizie”. La sindacalista osserva che su questo tema “c’è grande attesa” ma mancano i temi delle “donne, lavori discontinui, giovani, tutti i temi che non sono affrontati”.
Secondo la piattaforma dei sindacati “la prima leva dell’economia italiana per generare una crescita sostenuta, rinnovare il modello di sviluppo e creare nuova occupazione sono gli investimenti”. Cgil, Cisl e Uil ritengono infatti necessario programmare un graduale incremento degli investimenti pubblici fino al 6% del Pil, ma anche aprire una seria discussione in Europa per lo scomputo degli investimenti pubblici dal deficit.
È poi necessario apportare modifiche alla legge sul pareggio di bilancio degli enti locali, sviluppare le infrastrutture che devono rappresentare la priorità degli investimenti pubblici, anche per aumentare la produttività del sistema paese e diffondere la crescita in tutto il territorio.  All’ Italia serve insomma una nuova politica industriale che “garantisca anche un rafforzamento della contrattazione – a tutti i livelli – e un aumento dei salari, contenendo la povertà e riducendo le disuguaglianze”.
Quanto al fisco, nel paese “c’è un carico fiscale eccessivo sui redditi da lavoro dipendente e da pensioni e la manovra del governo non risponde alle esigenze dei lavoratori e dei pensionati. L’ equità del sistema e la lotta all’evasione non si realizzano riproponendo il sistema dei condoni”, è il giudizio dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil credono sia giunto il tempo di una riforma complessiva del sistema “nel nome dell’equità e della progressività, necessaria anche per favorire lo sviluppo del paese a partire dalla lotta all’evasione fiscale”.

La piattaforma di Cgil Cisl Uil

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