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LIDL, È SCIOPERO CONTRO UN ACCORDO PEGGIORATIVO

Migliori condizioni di lavoro e un contratto integrativo aziendale che realmente definisca e garantisca diritti e tutele per i lavoratori. Sono questi i principali motivi per i quali la Filcams Cgil ha proclamato una giornata di sciopero dei dipendenti Lidl per il prossimo 13 luglio.

“Lo scorso 6 marzo – ricorda una nota della Filcams – è stato siglato il contratto integrativo aziendale senza la Filcams Cgil che ha valutato peggiorativi i contenuti dell’accordo. A giugno, a causa delle rigidità mantenute dall’azienda rispetto alle richieste avanzate dalla categoria, è fallito anche un ulteriore tentativo di confronto”.
Il nuovo contratto, infatti, osserva la Filcams, “non solo non introduce miglioramenti per i lavoratori ma arriva addirittura a definire una serie di trattamenti di peggior favore rispetto a quanto previsto prima della sottoscrizione.
Il superamento di un regime di flessibilità incontrollata per i lavoratori part time, introdotto dal nuovo Contratto Integrativo Aaziendale in deroga al contratto collettivo nazionale di lavoro, l’inserimento di una disciplina relativa al consolidamento degli orari di lavoro, la definizione di un sistema di incentivazione variabile ed una regolamentazione sostenibile del lavoro domenicale erano le priorità poste dalla Filcams, senza che vi sia stato alcuna disponibilità concreta da parte della multinazionale tedesca”.

Circa 600 punti vendita, più di 14mila dipendenti su tutto il territorio nazionale, Lidl è una catena discount in salute, che, pur in presenza di un andamento e di risultati economici estremamente positivi, vuole continuare a risparmiare sul costo del lavoro.
Il 13 luglio si terranno due presidi: a Massa Lombarda (Ravenna), cui parteciperà il Veneto, e a Pontedera (Pisa).
È solo la prima di una serie di iniziative di mobilitazione: “la Filcams – dice la nota – continuerà al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori a sostegno di una battaglia giusta, che vuole ridare dignità e diritti al lavoro”.

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